Una nuova “casa” per i lavoratori edili etnei. Al 494 di viale Mario Rapisardi, a Catania, è stata inaugurata oggi la sede provinciale Feneal dal segretario generale dell’organizzazione di categoria Uil, Vito Panzarella. In precedenza, Feneal Catania si trovava in via Idria.

Presenti negli uffici di viale Rapisardi anche l’assessore comunale Salvo Di Salvo in rappresentanza dell’amministrazione Bianco, il tesoriere nazionale  Feneal Enzo Mudaro, il segretario regionale e territoriale Feneal, Francesco De Martino, e il segretario della Uil di Catania, Fortunato Parisi, oltre a numerosi esponenti regionali e territoriali del “Sindacato dei Cittadini”, proprio De Martino ha evidenziato le difficoltà di un settore “che dal 2008 al 2016 ha perso 100 mila posti di lavoro in Sicilia, 10 mila nella sola nostra provincia”.

“Tutto questo – ha aggiunto – è avvenuto anche a causa di tagli scriteriati adottati dalla Regione con un calo dell’88 per cento nei bandi di gara. Da un miliardo 300 milioni a 148 milioni, in appena otto anni. Adesso, almeno in questa città, confidiamo nell’amministrazione Bianco perché renda cantierabili tutti i progetti del Patto per Catania. Alcuni sono già stati avviati, ma si tratta di opere per 5 milioni di euro e ovviamente non basta”.  De Martino ha anche reso noto il testo di una lettera aperta al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sottoscritta in queste ore dalla Feneal isolana con le altre componenti della Consulta regionale del Settore delle Costruzioni: “La disamministrazione in Sicilia – si legge, tra l’altro, nel documento – è un caso unico e senza precedenti. Le chiediamo di intervenire per fermare questo degrado e restituire ai cittadini la necessaria fiducia nelle istituzioni”.

Ha parlato “di crisi che non sembra essersi arrestata soprattutto al Sud e di investimenti che non si concretizzano”, Vito Panzarella. Il segretario generale Feneal, dopo avere sottolineato come sia “sempre un momento importante e significativo l’inaugurazione di una nuova sede”, ha affermato: “Restiamo convinti che il rilancio del Paese passi attraverso un nuovo ciclo dell’edilizia per rispondere alle rinnovate esigenze di riqualificazione energetica e di rigenerazione urbana, recupero delle periferie, ricostruzione post sismica e prevenzione del dissesto idrogeologico. Ed anche il rinnovo del contratto dovrà essere un’occasione per sposare le nuove sfide, definendo scelte chiare a favore di imprese più strutturate, di un mercato del lavoro che valorizzi le professionalità, la salute e la sicurezza, la regolarità e la legalità a partire da un contratto unico, che assicuri uguali prestazioni e uguali diritti a tutti i lavoratori impegnati in cantiere”.

Il segretario generale Feneal, oggi a Catania, ha concluso: “Questi anni di difficoltà economica hanno segnato profondamente la nostra organizzazione, con conseguenze sia sul lato organizzativo che su quello economico, ma non ci siamo mai fermati, né lasciati intimorire, abbiamo continuato a fare il nostro lavoro e a stare vicino ai lavoratori e su questo bisogna continuare a puntare e a fare la differenza. Adeguare le nostre strutture e le nostre azioni, calandole rispetto alle diversificate istanze che lungo tutto l’arco della vita lavorativa si presentano, è la nostra missione”.

A portare il saluto della Uil catanese, il segretario generale Fortunato Parisi che ha evidenziato “l’impegno comune con la Feneal per la difesa dei lavoratori edili e il rilancio di un settore che è sempre stato vitale, trainante, in questa provincia”. E ancora: “Oggi, gli investimenti in progetti infrastrutturali sono ancora più importanti. Insieme con Francesco De Martino e il gruppo dirigente Feneal abbiamo combattuto per sottrarre al triste destino di incompiute la Licodia-Libertinia, la Adrano-Bronte e la Catania-Ragusa. Senza queste, lo sviluppo non decolla. E si condanna la Sicilia, non solo Catania, all’arretramento!”. Le conclusioni di Vito Panzarella sono state precedute dall’intervento dell’assessore Di Salvo, che ha citato “le molte iniziative concrete dell’amministrazione comunale per creare lavoro, assicurare sviluppo urbanistico, realizzare opere utili alla città”.