Il Catania non si ferma più. Basta un gol di Mazzarani ai rossazzurri per portare a casa la sesta vittoria consecutiva in campionato e non una partita qualsiasi. Il Catania, infatti, vince il derby contro il Siracusa allo stadio De Simone, al termine di una partita in cui è successo davvero di tutto. Ma il Catania, in questa stagione, sembra avere una marcia in più e, soprattutto, sembra essere diventata una squadra cinica, spietata. Per quanto visto al De Simone, forse, il Siracusa avrebbe meritato qualcosa di più, ma il Catania di Lucarelli è bravissimo a concretizzare quello che crea. Così è stato con il gol di Mazzarani, una delle poche azioni pericolose create dai rossazzurri che, sfruttando il pari casalingo del Lecce contro l’Akragas, si portano a meno un punto dai salentini, con una partita in meno.

LA PARTITA. Derby d’alta quota, derby di altissimo livello. Siracusa e Catania, anche per i risultati del pomeriggio, si giocano molto in un De Simone totalmente bardato di azzurro, se è vero che ai tifosi del Catania è stato vietato di acquistare biglietti per la gara.

Lucarelli sfida l’ex rossazzurro Paolo Bianco dopo i fiumi di parole regalati dai dirigenti delle due squadre: Lo Monaco da una parte, Cutrufo dall’altra.  Al De Simone, almeno per il primo tempo, va in scena una gara non proprio divertente con pochissime occasioni da una parte e dall’altra. Meglio il Siracusa nella prima frazione, in cui si è visto un Catania contratto, forse per la pressione dei risultati della giornata.

Poche, come detto, le azioni da segnalare nel primo tempo: ci prova il Siracusa con Scardina che non riesce a intercettare un pallone messo al centro da Catania. Prima dell’intervallo ci prova anche Mancino, al volo, ma non trova la porta. Unico sussulto del Catania firmato da Andrea Russotto con una conclusione che non preoccupa il portiere  aretuseo.

Nella ripresa entra in campo un Catania più proposito rispetto alla prima frazione, ma la grande occasione per il vantaggio è di marca aretusea con l’ex Parisi: la risposta di Pisseri, fresco di rinnovo, è puntuale e precisa. La risposta del Catania è affidata a Biagianti che non riesce a ribattere in rete un cross di Russotto non trattenuto dal portiere aretuseo. Ma gli etnei hanno un ritmo diverso e passano. L’azione parte sempre da Russotto che dalla destra mette al centro, questa volta controlla Mazzarani che ha il tempo di girarsi e mettere in rete il pallone dell’1 a 0. Un gol pesantissimo per il numero 32 che si ripete dopo la rete di Cosenza.

Reazione immediata del Siracusa ancora con Parisi: tiro a incrociare che sfiora il palo della porta di Pisseri. Il pubblico di casa perde, senza alcun motivo, la pazienza e comincia un lancio di oggetti verso il campo. La partita viene sospesa per diversi minuti, prima di riprende con gli animi tesi e il nervosismo alle stelle.

Fioccano i cartellini e i cambi: dopo Esposito e Di Grazia, Lucarelli inserisce anche Caccetta e Djorjevic: la panchina lunga permette al tecnico rossazzurro di cambiare la squadra senza particolari problemi. Il tecnico ci vede bene, perché il Catania raddoppia o quasi: Mazzarani viene atterrato in area e l’arbitro assegna il rigore. Ciccio Lodi colpisce il palo e poi insacca di testa: succede d tutto. Il direttore di gara prima concede il gol, poi dopo le proteste dei siracusani si consulta con tutti e due gli assistenti e decide di annullare.

Dopo questa decisione, in pratica, non si gioca più, nonostante gli 8 minuti di recupero concessi dall’arbitro. Solo nel finale il Siracusa riesce a impensierire i rossazzurri che, in un modo e nell’altro, riescono a salvarsi e a portare a casa 3 punti fondamentali per la corsa alla Serie B.