Sono circa 33mila i pensionati catanesi, tra vecchi e nuovi, che usufruiranno dell’aumento e dell’estensione della cosiddetta “quattordicesima”, una somma aggiuntiva con incrementi da 200 a 450 euro l’anno. Mentre saranno 200mila i pensionati etnei che godranno della nuova “no tax area”, l’area di esenzione fiscale, con risparmi di 144 euro l’anno.
Sono alcuni dei risultati dell’accordo sulla previdenza che Cgil, Cisl e Uil hanno raggiunto con il governo nazionale e che è stato analizzato oggi pomeriggio nel corso dell’esecutivo provinciale della Fnp Cisl di Catania.
All’incontro hanno partecipato Marco Lombardo, segretario generale Fnp Cisl etnea, che ha aperto i lavori; Mimmo Milazzo, segretario generale Cisl Sicilia e reggente Cisl Catania; Alfio Giulio segretario generale Fnp Cisl Sicilia, e Maurizio Attanasio, responsabile Dipartimento politiche sociali della Cisl etnea.
«L’accordo raggiunto è di grande portata – dice Lombardo – perché è la prima volta, dopo ben 16 anni, che il governo interviene sulla materia. I provvedimenti dell’accordo, complessi e articolati, coinvolgono non solo gli attuali pensionati ma anche i lavoratori attivi, pensionati di domani, chi è in difficoltà, i lavoratori precoci e le occupazioni usuranti. La mensilità aggiuntiva è una misura che giudichiamo molto positiva, perché costituisce un sostegno per i titolari di pensione di importo contenuto».
«È un accordo che non spacca le generazioni – sottolineano Milazzo e Giulio – con l’intesa sul riscatto della laurea e il ricongiungimento non oneroso dei contributi versati a enti diversi. Abbiamo insomma riaperto una nuova stagione di confronto e la determinazione della Cisl è di condurlo sempre sul merito delle cose e non sulle parti politiche in campo».
Lombardo ricorda i risultati raggiunti con l’impegno della Fnp, come l’abolizione dell’Imu per la prima casa e il blocco della modifica della pensione di reversibilità. «A Catania – aggiunge – siamo impegnati, con gli altri sindacati, per eliminare le liste di attesa degli accertamenti diagnostici negli ospedali attraverso il corretto uso del Punto unico d’accesso, la rimodulazione della Tassa rifiuti e, a livello nazionale, un paniere Istat adeguato per i pensionati».
Commenta con Facebook