Il direttore generale dell’Asp di Catania, Giuseppe Giammanco, ha inaugurato oggi, nella sede del Distretto sanitario di Caltagirone (Piazza Marconi, 2), il Centro Sils (Servizio inclusione socio-lavorativa) di partecipazione sociale e psicoterapia di comunità.
Presenti il direttore amministrativo dell’Asp di Catania, Daniela Faraoni; il vescovo di Caltagirone, mons. Calogero Peri; il sindaco, Gino Ioppolo; l’on. Concetta Raia; i direttori dei Distretti sanitari di Caltagirone e di Palagonia, Francesco Cappella e Renata Governali; il direttore del Dipartimento di salute mentale, Giuseppe Fichera; il direttore del modulo Dsm Caltagirone-Palagonia, Raffaele Barone; il direttore medico dell’Ospedale “Gravina”, Giovanna Pellegrino; il direttore della CTA di Santo Pietro, Maria Grazia Sotera; il responsabile della Rems, Salvo Aprile; il direttore dell’UOC Tecnico, Francesco Alparone.
“Si concretizza oggi un’opportunità di crescita per gli utenti e per il territorio – ha detto il Giammanco -. Questo Centro, come luogo fisico e simbolico, rappresenta uno di quegli esempi, che vorremmo fosse sempre regola, nei quali avviene un autentico cambiamento di rotta, un miglioramento che va oltre le nostre aspettative. Da qui vogliamo partire per nuovi traguardi”.
Parole di elogio sono state rivolte dal sindaco Ioppolo e dall’on. Raia agli operatori e agli utenti. Mons. Peri ha augurato che “il Natale sia un modo d’essere, di comportarsi, un modo soprattutto di guardare l’uomo. Il Natale – ha aggiunto il vescovo di Caltagirone – ci dice che se vogliamo incontrare questo Bambino che è Dio, dobbiamo andare non al centro Roma, Gerusalemme, ma alla periferia Betlemme. Auspico per la nostra città, per ciascuno di noi che ci sia un passaggio ulteriore: non solo mettere l’uomo al centro, ma che ogni uomo sia la centralità nella nostra vita, nel nostro lavoro, nella nostra storia”.
La realizzazione del Centro Sils si colloca nell’ambito delle attività previste dal Progetto obiettivo di PSN (Piano di salute nazionale) per la tutela della salute mentale in età adulta-disturbi gravi persistenti e complessi (Tsmea). Il progetto Tsmea è coordinato dal dr. Barone. Il progetto è in corso di attuazione su tutto il territorio provinciale con la partecipazione di tutti i moduli Dsm dell’Asp di Catania.
“Con la ristrutturazione del Centro abbiamo restituito alla città uno spazio aperto – ha affermato Barone -: è la piazza delle piazze di Caltagirone. Qui si realizzano laboratori di ceramica, pittura, teatro, canto… Il Centro è anche un luogo di formazione e di clinica, con servizi, che saranno avviati nel prossimo futuro e che riguardano i disturbi alimentari, l’autismo, il gioco d’azzardo, l’etnopsichiatria”.
Per la realizzazione degli interventi progettuali sono stati selezionati 24 utenti facilitatori sociali e 8 tutor (psicologi) d’inclusione sociale e lavorativa, ai quali sono state assegnate altrettante borse lavoro.Le azioni progettuali, ricche e articolate, sono realizzate secondo la metodologia IPS (individual placement and support – un programma di sostegno individualizzato all’impiego) che considera il lavoro come un pilastro nel processo riabilitativo dell’utente).
L’inaugurazione del Centro è stata preceduta dalla presentazione delle numerose attività progettuali e dei laboratori che lì si conducono e dall’esibizione del Coro del Dipartimento di Salute Mentale, diretto da Alessandro Specchiale. Hanno partecipato all’incontro, con attività dedicate, anche le cooperative sociali Arcoiris, Azzurra, Copros, Insieme, Zeno Saltini, Namastè; la CTA “San Giuseppe” di Vizzini e la Compagnia teatrale “Cetty Ambra” (cooperativa sociale “Arcoiris” e Associazione “Meta-Piccola”).
E’ stata inoltre inaugurata la mostra dei manufatti degli utenti facilitatori di inclusione socio-lavorativa, allestita nei locali del Distretto sanitario e curata da Santina Grimaldi.
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