E’ stata inaugurata a Catania la ‘Cittadella per l’infanzia, l’adolescenza e l’autismo’ il primo centro in Sicilia pensato per questa patologia.
Nella struttura si trovano un Centro per il trattamento intensivo precoce dell’autismo, per bambini affetti da autismo al di sotto dei tre anni, che vede il pieno coinvolgimento dei genitori ed un Centro diurno con due moduli, uno per persone che hanno superato il 18° anno di età, e uno, diviso in sezioni, per ragazzini in età scolare, adolescenti e giovani adulti.
Ad organico completato, sarà attivata anche una Comunità residenziale per adolescenti e adulti con disturbo autistico, con 10 posti letto.
Tra i punti qualificanti del Centro autismo: la ricerca applicata con robot umanoidi, insieme al CNR e alla Behavior Labs, e l’affidamento a Cooperative integrate di tipo B che impieghino lavoratori con autismo per gestione di orti, verde e bar-gastronomia del Centro.
Hanno tagliato il nastro, insieme a Giuseppe Giammanco, direttore generale dell’Asp di Catania, il sottosegretario di Stato al Ministero della Salute, Vito De Filippo, l’assessore regionale alla salute, Baldo Gucciardi, e il sindaco di Catania, Enzo Bianco.
Presenti anche Daniela Faraoni e Franco Luca, rispettivamente direttore amministrativo e direttore sanitario dell’Asp di Catania; i rappresentati istituzionali della città e i direttori generali delle Aziende ospedaliere catanesi.
«Da Catania arriva un messaggio importante, di eccellenza e di qualità – ha detto il sottosegretario De Filippo -; un esempio concreto di come i sistemi sanitari regionali si debbano adeguare alle normative e si debbano organizzare rispetto alle indicazioni emanate e ai nuovi bisogni che la comunità nazionale, in termini sanitari, esprime».
La struttura si sviluppa su 2500 mq, ai quali si aggiungono 1200 mq, circa, di area a verde.
«Questa inaugurazione rappresenta l’inizio di un percorso di crescita aziendale e di innovazione – ha aggiunto il dr. Giammanco -. Abbiamo organizzato i servizi nel pieno rispetto delle Linee guida regionali di organizzazione della rete assistenziale per le persone affette da disturbo autistico. Puntiamo, inoltre, sulle competenze interne per offrire percorsi riabilitativi che portino ad una piena integrazione degli utenti negli ambienti di vita familiare, scolastico e lavorativo».
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