La Procura di Catania ha chiesto il rinvio a giudizio di 34 consiglieri del Comune di Catania e di 17 segretari di sedute di commissioni nell’ambito dell’inchiesta su una presunta ‘gettonopoli’.

Il provvedimento, che riguarda fatti accaduti nel 2014, ipotizza, a vario titolo i reati di truffa aggravata, abuso d’ufficio e falso in atto pubblico. Fa seguito al rigetto dell’archiviazione del fascicolo, il 30 gennaio scorso, da parte del presidente dell’ufficio dei Gip, Nunzio Sarpietro. Il Gup davanti al quale si terrà l’udienza preliminare è Fabio Digiacomo Barbagallo.

Secondo l’accusa, gli indagati erano presenti “contemporaneamente e in modo anomalo e non conforme al vero, in diverse sedute, nello stesso giorno e alla stessa ora, in sedi distanti tra loro”. Nel rigettare l’archiviazione il Gup Sarpietro aveva parlato di “turbinio partecipativo dei consiglieri”, impegnati in una “affannosa corsa contro il tempo” con l’obiettivo di “procacciarsi un sostanzioso stipendio mensile di circa 1.500 euro netti, in aggiunta ai compensi loro spettanti”.

L’inchiesta, che si era avvalsa delle indagini della Polizia giudiziaria della Procura, era nata dall’acquisizione di un articolo del quotidiano La Sicilia che riportava segnalazioni di attivisti del M5s.