La questione ancora irrisolta della discarica ‘Valanghe d’inverno’, in territorio di Motta Sant’Anastasia, ma a pochi passi dal centro abitato di Misterbianco, approda alla Camera dei Deputati.

Chiara Braga, componente della commissione parlamentare Ambiente ha presentato un’interrogazione al ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti e al ministro degli Interni, Angelino Alfano sulla vicenda legata alla chiusura della discarica.

Il documento è stato sottoscritto anche dai deputati Giuseppe Berretta, Giovanni Burtone, Alessandro Bratti, Luisella Albanella e Fausto Raciti: tutti del Pd.

Nell’interrogazione parlamentare si ripercorre la storia e la nascita dell’impianto di contrada Valanghe d’Inverno, si evidenzia la “mancanza della distanza minima prevista dalla Legge e la persistenza di odori nauseabondi con conseguenti disagi per la popolazione residente”, le vicende giudiziarie che hanno coinvolto il titolare della discarica Domenico Proto, arrestato nell’ambito dell’operazione ‘Terra mia’, le battaglie dei Comitati ‘No Discarica’ delle due comunità.

E si chiede: ‘se il ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti esposti, quali iniziative, il Governo, per quanto di competenza, intenda assumere per garantire che la gestione dei rifiuti in Sicilia avvenga nel pieno rispetto dell’ambiente; per quale ragione sia ancora in aggiornamento dalla data di ultima modifica del 3 marzo 2016 (ore 14.36) e quindi non pubblicamente consultabile a rigore di legge la pagina web del sito ufficiale della prefettura di Catania – ufficio territoriale del Governo, pagina riferita ai compensi relativi ai proventi di gestione finanziaria dell’appalto per la realizzazione e l’esercizio della discarica sita in contrada Valanghe d’inverno, nel territorio di Motta Sant’Anastasia, società Oikos spa’.

Sulla ‘questione’ discarica, la Regione Siciliana non ha più potere. Le ordinanze per l’emergenza rifiuti firmate dal presidente Rosario Crocetta avevano validità di 18 mesi. Superati quelli la parola tocca al Governo nazionale.

“Ci siamo rivolti al Governo nazionale perchè ormai è il ministro che deve dare lo sta bene – ha spiegato il sindaco Nino Di Guardo – per ulteriori decreti di emergenza in luoghi dove già sono stati esercitati i poteri dell’emergenza. Adesso è necessario il parere del ministero dell’Ambiente. Noi continueremo a lottare fino alla definitiva chiusura della discarica. La peggiore sconfitta è quella che si accetta senza combattere e noi ci batteremo anche a livello nazionale nella speranza di potere ottenere qualche risultato”.

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