L’Amt di Catania, l’azienda partecipata che si occupa del trasporto pubblico del capoluogo etneo, è stata al centro dei lavori dell’Assemblea regionale della Uil Trasporti Sicilia che si è tenuta a Cefalù.
Secondo Fortunato Parisi, segretario generale della Uil di Catania, l’Amt “è un’impresa-simbolo di questa Sicilia, di questa Regione, che dovrebbe puntare sulla mobilità sostenibile e sui trasporti per esaltare le proprie potenzialità. Invece, mortifica giornalmente il trasporto pubblico e gli operatori del settore”.
Il sindacalista ricordando che “Amt lotta per la sopravvivenza”, considerato lo stato di crisi finanziaria in cui si trova, ha ricordato che “studenti, pendolari, casalinghe, pensionati, lavoratori hanno già conosciuto nei mesi scorsi gli effetti della paralisi dell’Azienda. Amt deve vivere e merita rilancio. Per assicurarle presente e futuro, stiamo conducendo con determinazione una battaglia di civiltà offrendo idee, disponibilità al confronto. E scendendo in piazza, nelle strade, se questo serve!”.
Uil Trasporti, con Agostino Falanga, che guida anche l’organizzazione di categoria a Catania, ha ricordato “il collasso del sistema provocato dalla Regione nel 2012, ma ancora oggi drammaticamente efficaci, con i tagli sui contributi d’esercizio”.
“Lottiamo ancora duramente – ha esclamato Falanga – per ottenere una regolare erogazione degli stipendi ai lavoratori del comparto. Chiediamo alla politica che si faccia subito il riordino delle concessioni, affinché oltre 180 aziende operanti in Sicilia possano finalmente trovare una loro stabilizzazione assieme a servizi migliori”.
Al centro del dibattito nell’Assemblea di Cefalù, anche le condizioni di ferrovie, porti e aeroporti: “Siamo – ha dichiarato Fortunato Parisi nel suo intervento – una terra “orfana” di rete ferroviaria, quindi il trasporto aereo è per noi vitale. Ecco perché con Agostino Falanga non abbiamo esitato un attimo a fare fronte comune per impedire lo scippo dei finanziamenti che avrebbe costretto al rinvio i lavori per la nuova pista dell’aeroporto Fontanarossa di Catania. Ciò avrebbe significato negare occasioni di sviluppo e di lavoro in un’Isola che ha fame di infrastrutture. Quel progetto, ora, è stato reinserito dal Governo tra le opere prioritarie da realizzare. Anche questo significa essere sindacato dei cittadini!”.
La Uil Trasporti, infine, ha delega alla firma dei contratti per le imprese di servizi e igiene ambientale. Parisi ha evidenziato come “l’organizzazione abbia lottato e stia continuando a farlo per salvaguardare il patrimonio umano e professionale costituito dai lavoratori di Pubbliservizi e Multiservizi a Catania”.
Infine, ha detto: “Il fatto di essere tra gli ultimi per raccolta differenziata, questo spiega le ragioni per cui la gestione dei rifiuti in Sicilia è stata oggi opportunamente definita “disastrosa”. Un sistema che crea debiti, mentre potrebbe produrre risorse, è una vergogna. Un furto ai danni dei contribuenti, che i lavoratori del settore soffrono due volte: in quanto cittadini, vessati dal caro-rifiuti, e in quanto dipendenti di imprese che pagano in ritardo perché ricevono … puntualmente in ritardo quanto dovuto dalle amministrazioni pubbliche. Noi non ci stiamo. E nelle prossime settimane, nei prossimi mesi, alzeremo ancora di più la voce perché la situazione cambi. In meglio, però. Senza altri pasticci spacciati per riforme!”.
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