C’è il traffico di droga fra le maggiori fonti di reddito di un rione di San Giovanni Galermo,  quartiere della periferia nord di Catania. E’ quanto emerge dall’indagine della Dda etnea che ha portato all’emissione di oltre 50 misure di catania eseguit da parte dei carabinieri nei confronti affilati al clan Santapaola – Ercolano.

Le accuse sono a vario titolo di associazione mafiosa, estorsione, traffico di sostanze stupefacenti e rapina.

Secondo gli investigatori uno degli arrestati non esitava a svolgere la sua attività di spaccio e confezionamento della droga in presenza dei figli che non hanno nemmeno 10 anni. I bambini venivano utilizzati come schermo per eludere controllo delle forze dell’ordine.

Dalle intercettazioni ambientali poi è emerso che i minorenni erano pienamente coinvolti e consapevoli dell’attività illecita ed hanno sviluppato modi di fare talmente aggressivi da incutere timore ad altre persone legate allo spaccio molto più anziane.

L’attività di spaccio nel quartiere avrebbe fruttato circa 50 mila euro al giorno.

“Purtroppo gli effetti collaterali negativi della crisi sono anche questi. La maggiore fonte di reddito di un intero quartiere è rappresentato dal traffico di sostanze stupefacenti e questo è veramente uno degli aspetti più negativi di questo fenomeno. Significa che noi rischiamo di consegnare in maniera più o meno definitiva alla delinquenza giovani, persone che invece in una situazione di versa potrebbero dare all’economia un contributo ben diverso”, ha Lo ha detto il procuratore della Repubblica a Catania, Carmelo Zuccaro commentando l’operazione Docks.

 

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