“La Scuola di Formazione e Aggiornamento del Corpo di Polizia e del Personale dell’Amministrazione Penitenziaria di San Pietro Clarenza, in provincia di Catania, rischia di rimanere a corto di acqua a causa del mancato funzionamento dell’autoclave”. Lancia l’allarme Armando Algozzino, commissario nazionale Uil Pubblica Amministrazione Polizia Penitenziaria in merito alle attuali condizioni della struttura etnea.

L’amministrazione, secondo il sindacato, non avrebbe provveduto a finanziare gli interventi all’impianto nei tempi adeguati per garantire igiene e salubrità agli ambienti. “L’acqua non arriva più al block house, né tanto meno al bar, alla mensa e alla stessa direzione – denuncia l’esponente sindacale – per non parlare degli alloggi residenziali che ospitano le famiglie e della Didattica”.

“Le pulizie – precisa – vengono effettuate con le riserve idriche destinate allo spegnimento degli incendi: una situazione indecorosa che racconta alla perfezione lo stato di abbandono di questa realtà così importante nello scenario della pubblica amministrazione, dove attualmente si svolgono il 176° e 177° Corso che interessano complessivamente circa 200 allievi, ai quali ovviamente si aggiungono agenti e personale amministrativo lì in servizio, ma anche tutor e docenti impegnati nella formazione”.

Così un presidio di legalità diventa, secondo la Uil, l’emblema “di una pubblica amministrazione allo sfascio, malgrado le ripetute richieste inoltrate al Provveditorato nell’ultimo quinquennio”. “Uno stato di abbandono – aggiunge Algozzino – che non può lasciarci indifferenti: le segreterie provinciali e regionali della UILPA Polizia Penitenziaria hanno raccolto infinite lamentele da parte del personale che ha denunciato l’assenza di pulizia e delle condizioni adeguate per lavorare. Chiediamo all’Amministrazione – conclude il S.Commissario nazionale della UILPA Polizia Penitenziaria – di intervenire immediatamente e ripristinare le condizioni di vivibilità originarie della struttura”.

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