Lavoro, povertà, pensioni. Questi i punti fondamentali su cui si incardina l’agenda sociale dettata da “Sinistra è Cambiamento”, l’area riformista del Pd, di cui l’onorevole Cesare Damiano è presidente nazionale. È da Catania, nel corso di un incontro organizzato dalla deputata nazionale Luisa Albanella, componente Commissione Lavoro, dalla parlamentare regionale Concetta Raia, presidente della Commissione UE all’Ars, dall’assessore comunale Angelo Villari e da Sara Sindoni, consigliera del comune di Randazzo, che il Presidente della Commissione Lavoro alla Camera, ha lanciato l’appello al Governo nazionale e al Partito Democratico perché cambino rotta dando priorità ai veri problemi dei ‘cittadini’.
All’iniziativa era presente il sindaco di Catania, Enzo Bianco, che ha portato i saluti della città, e una variegata rappresentanza di sindaci e consiglieri dei comuni etnei, oltre alle organizzazioni sindacali, e parti sociali, espressione del mondo della cultura, del commercio , le imprese, dello sport e della sanità.
“Chiediamo un’agenda Sociale riformista, realistica e praticabile, che favorisca la continuazione del dialogo con le parti sociali – ha detto Damiano – facendo in modo tale che il Tavolo con i sindacati trovi una sua conclusione molto prima che si tenga il Referendum sulla legge costituzionale”.
“Siamo anche convinti – ha aggiunto –che il Partito Democratico debba recuperare un più netto profilo di sinistra che faccia dell’equità il metro di misura delle scelte fondamentali”.
“Anche in Sicilia il partito democratico deve ripartire da queste priorità ritrovando al suo interno l’unità mettendo in campo azioni vere per affrontare questi temi” ha detto la parlamentare Concetta Raia.
“Dobbiamo costruire un dopo Crocetta, affrontando le gravi emergenze sociali”, ha aggiunto l’assessore al Welfare Angelo Villari.
“Se la diseguaglianza è la materia sulla quale prospera il populismo e che alimenta processi di degrado della democrazia – ha sottolineato la parlamentare Luisa Albanella –la natura del Partito Democratico è quella di promuovere l’eguaglianza e la giustizia sociale”.
Partendo dal lavoro, l’Agenda sociale punta sui contratti a tutele crescenti strutturali, meno voucher, aumento degli ammortizzatori sociali in deroga. E ancora in tema di appalti, la deputata Albanella ha ribadito la necessità di cancellare il “massimo ribasso”, rendendo obbligatoria la clausola sociale nel caso di cambio appalto.
Sulle politiche contro la povertà, l’assessore Villari ha poi ricordato la crescita significativa del numero di persone in condizione di indigenza e i fenomeni diffusi di impoverimento di fasce della popolazione che non avevano conosciuto in precedenza un riduzione di reddito e di status di queste dimensioni.
Anche Sara Sindona ha puntato l’attenzione sull’obiettivo centrale dell’agenda sociale: quello di restituire sicurezza e futuro ai cittadini e imprimere all’azione del PD e del Governo un connotato sociale più forte e visibile.
Infine, le pensioni. Da affrontare per i proponenti di Sinistra è cambiamento, il tema delle future prestazioni previdenziali delle giovani generazioni, della flessibilità previdenziale, delle risorse del Fondo lavori usuranti, del meccanismo automatico dell’aspettativa di vita a partire dai lavori usuranti, della parificazione dell’età tra uomini e donne, per l’accesso alla pensione di vecchiaia. Solo alcuni, questi, gli argomenti indicati nell’agenda.
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