Catania è in festa per la Patrona Agata. BlogSicilia riassume attraverso le lettere dell’alfabeto italiano gli aspetti caratteristici, la storia e le tradizioni della Festa.

A come Agata: patrona di Catania venerata in tutto il mondo.
B come Fuochi del Borgo: saluteranno l’arrivo del fercolo votivo questa sera durante il tradizionale giro interno.
C come Candelore: gli antichi cerei delle corporazioni dei mestieri che precedono la Santa durante le processioni
D come devoti: passionali, innamorati della Santuzza.
E come Etna: un anno dopo la morte della Martire si verificò una eruzione che distrusse la perferia di Catania fermandosi, poi, il 5 febbraio grazie al famoso miracolo del Velo.
F come Fercolo: o Vara nella sua espressione in dialetto siciliano.
G come giro interno ed esterno: le due processioni che portano per le vie del centro cittadino Sant’Agata.
H come hotel: ospitano tanti turisti soprattutto in questi giorni di festa
I come impronta: quella lasciata da S.Agata nel pavimento del carcere in cui venne imprigionata. E’ visibile nella chiesa di S.Agata al Carcere
L come Lex laetoria: era la legge romana che proteggeva i giovani e soprattutto le giovani donne contro gli abusi di potere commessi dall’inquisitore
M come martirio: a Sant’Agata furono strappate le mammelle e protettrici dei tumori contro il seno.
N come Noli offendere patriam Agathae: è la frase latina che campeggia ovunque a Catania che rappresenta la protezione della Patrona nei confronti della città.
O come olivette: sono uno dei dolci tipici della festa e secondo la leggenda rappresenterebbero le olive di cui si nutrì Agata mentre era ricercata
Q come Quinziano: il proconsole romano che si invaghì della giovane Agata che consacrata a Cristo scelse il martirio
P come Patrona di Catania: Sant’Agata oltre che della sua città è Patrona di San Marino e di Malta
R come reliquie: il busto e lo scrigno che vengono portati in processione durante la festa insieme con il Velo artefice di tanti miracoli.
S come sacco: l’abito bianco indossato dai devoti durante le celebrazioni. Sarebbe riconducibile alla veste notturna con la quale i catanesi scesero in piazza per salutare il ritorno delle spoglie di Agata da Costantinopoli.
T come torrone: viene preparato a vista nella bancarelle allestite lungo il percorso
U come unni è arriva a Santa: espressione dialettale particolarmente ricorrente durante i festeggiamenti per conoscere dove è arrivata la processione di Sant’Agata
V come Velo: è conservato in una teca ed è stato esposto più volte per fermare le colate laviche dell’Etna che minacciavano Catania
Z come zelo: quello mostrato dai devoti che portano grossi ceri durante la processione.

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