“Il Fondo Nazionale per le Politiche Sociali trasferito alla Sicilia è passato dai 70 milioni di euro del 2004 ai sei milioni del 2017, con evidenti intuibili ripercussioni in termini di offerta di servizi a favore delle fasce di più deboli della popolazione”. Lo ha denunciato l’assessore regionale Mariella Ippolito a conclusione del convegno nazionale “Bambini e Ragazzi: quale futuro? Fra responsabilità e nuovi modelli di genitorialità per la Famiglia e per la comunità” promosso a Catania dall’Uneba, l’Unione Istituzioni e Iniziative di Assistenza Sociale, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università etnea e la Scuola Superiore di Scienze dell’Educazione San Giovanni Bosco. L’ultima della tre giorni catanese ha visto prendere parte ai lavori anche il ministro Giuliano Poletti. “Faccio appello a lui o a chi prenderà il suo posto nel prossimo Governo Nazionale – ha detto l’assessore Ippolito – affinché si possano trovare nuove risorse finanziarie per riportare il Fondo ad avere la stessa consistenza quanto meno pari a quella media degli anni 2013/2014/2015/2016, che si è attestata a circa 25 milioni di euro. Se la drastica riduzione del fondo è scaturita dalla necessità di destinare risorse adeguate al Fondo povertà, contestualmente però si registra un incremento del fabbisogno di prestazioni socio- assistenziali che i Comuni si trovano a fronteggiare con
risorse sempre più limitate”.

Nel suo intervento, l’esponente del Governo Regionale ha inoltre illustrato le attività dell’Assessorato Regionale della Famiglia, Politiche Sociali e Lavoro in materia di Fondo Asilo Migrazione e Integrazione 2014-2020, comunità alloggio per minori sottoposti a provvedimenti dell’autorità giudiziaria minorile, affidamento familiare e promozione e realizzazione di interventi per la tutela della famiglia.