I carabinieri “Cacciatori” al lavoro nel Catanese sulle orme di latitanti e piantagioni di droga. Da qualche giorno è partito un loro lavoro di supporto sul territorio più in generale su “attività ad alto rischio”. In particolare, secondo quanto trapela, stanno lavorando sul fronte della ricerca di latitanti e di potenziali piantagioni di droga, uno dei più importanti business della mafia degli ultimi tempi. Al lavoro anche sul fronte del contrasto alla cosiddetta “mafia dei pascoli”, con particolare attenzione a scovare possibili nascondigli di arsenali delle armi.

Lavoro incessante da settimane

Lo squadrone eliportato ‘Cacciatori’ di Sicilia da diverse settimane sta supportando i reparti territoriali dell’Arma di Catania nella lotta alla criminalità organizzata. Si stanno battendo terreni impervi, agendo in simbiosi con elicotteri e unità cinofile. Si sta “sfruttando” le peculiari capacità professionali dei militari dello squadrone. In particolare si sta facendo un lavoro sulle infiltrazioni diurne e notturne, agli “appiattamenti” condotti nelle condizioni ambientali più difficili. Lo rende noto il comando provinciale dei carabinieri di Catania.

La formazione del corpo

Lo squadrone, nato nel 2017 e di stanza all’aeroporto di Sigonella, è un reparto speciale dei carabinieri ad elevatissima specializzazione. Sintetizza in un’unica visione operativa procedure eminentemente militari e tecniche di polizia, secondo la migliore tradizione della Benemerita. La specificità dell’attività dello squadrone eliportato Cacciatori di Sicilia ne consente il suo impiego in quei teatri operativi che richiedono maggiori difficoltà di accesso. Per questi motivi, la loro attività primaria viene quindi svolta nelle zone rurali o nelle aree urbane degradate. E’ qui che la capacità di penetrazione nel territorio di questi militari consente l’effettuazione di avvistamenti o lunghi appiattamenti, per la sorveglianza di luoghi e persone.

Anche opera di prevenzione

Lo squadrone si occupa anche di prevenzione in tutti quei territori che ovviamente più gli sono congeniali. Per tale motivo, sempre nell’ambito delle pianificazioni approntate dal Comando provinciale di Catania, i controlli proseguiranno nelle prossime settimane nei territori montani e pedemontani dell’Etna e in quelli a maggiore vocazione agricola del calatino e del palagonese.

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