La figura della donna nelle principali religioni monoteiste come sostrato culturale difficilmente superabile. La raffigurazione delle “figlie di Eva” o “figlie di Maria” che, nei secoli, ha prodotto una cultura distorta del femminile, divenendo alibi del patriarcato e utile strumento per opprimere, per umiliare, per sottomettere.
Giuliana Sgrena, giornalista italiana, “senza alcuna pretesa di offrire una nuova genesi”, come spiega la stessa autrice, in “Dio Odia le donne” vuole fornire ai lettori alcuni strumenti per comprendere meglio una rappresentazione del femminile difficile da estirpare, attraverso racconti e considerazioni frutto di una ricerca personale, intessuta di esperienze dirette.
Il saggio sarà presentato giovedì 16 giugno alla Feltrinelli di via Etnea, alle 18. Un appuntamento organizzato dal circolo Uaar di Catania per approfondire con l’autrice le delicate tematiche toccate nel volume e i risvolti – tragici – che in epoca contemporanea ha la concezione della donna ereditata dagli stereotipi fissati nelle principali religioni monoteiste.
Con Giuliana Sgrena, saranno presenti la docente universitaria Graziella Priulla e la giornalista Melania Tanteri.
Sabato 18 giugno, la Sgrena sarà anche a Siracusa, ad Ortigia, per presentare il suo saggio nel corso della manifestazione Letti di notte. Appuntamento in piazza Minerva alle 18.
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