Il personale delle Volanti di Catania è intervenuto in una via del quartiere San Giorgio, in seguito a una segnalazione per lite in famiglia, ha accertato che la lite tra i due conviventi era culminata con un’aggressione alla donna da parte del compagno, nonostante la presenza del figlio minore.

Numerose ferite al volto e al capo

Gli agenti hanno richiesto l’intervento dell’ambulanza con cui la donna è stata trasportata al pronto soccorso per le cure del caso. A seguito dell‘aggressione subita, ha riportato una prognosi di 30 giorni a causa delle numerose lesioni al volto e al capo. Dei fatti veniva informato il Pm di turno che ha disposto per l’uomo gli arresti domiciliari, in attesa della convalida. La donna, unitamente al figlio minore, è stata ospitata presso una struttura protetta.

Un’altra aggressione violenta a una moglie

Nella medesima mattinata, agenti delle Volanti a “Vaccarizzo”, hanno preso contatti con la donna richiedente l’intervento la quale ha riferito di aver avuto una lite piuttosto accesa con il proprio marito. La lite era degenerata in una aggressione, nonostante la donna tenesse in braccio il proprio figlio di appena 18 mesi.

La donna malmenata e chiusa a chiave

La vittima è stata ripetutamente colpita con pugni alla testa e alla schiena, privata del proprio cellulare e chiusa a chiave per diverse ore all’interno del proprio appartamento. Gli agenti delle Volanti hanno immediatamente richiesto un’ambulanza, poiché la donna lamentava dolori a seguito dell’aggressione subita. Giunta presso il pronto soccorso dell’Ospedale Garibaldi, i medici – dopo averla visitata – l’hanno dimessa con una prognosi di 10 giorni. Dopo le dimissioni la donna ha formalizzato in Questura la denuncia contro il marito per le ripetute aggressioni e i maltrattamenti subiti sin dal primo anno di matrimonio.

L’uomo è stato denunciato

Dei fatti veniva informato il PM di turno e l’uomo è stato denunziato in stato di libertà per i reati di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali e sequestro di persona. La donna e il figlioletto sono stati ospitati presso una struttura protetta.