E’ dedicato alle isole Eolie, alla potente seduzione creativa che questo arcipelago nel cuore del mar Tirreno scatena da millenni nell’Uomo, “Pigrecoerrequadro”, ovvero l’ultimo ciclo di opere di Giuseppe Livio: dentro un tondo – superficie che origina la formula matematica titolo della serie – sono dodici opere su carta di cotone dedicate al tema del Mito e del Mediterraneo. Con la cura di Antonio Vitale, “Pigrecoerrequadro” sarà presentata al pubblico domenica 3 dicembre, dalle ore 18.30, nelle Cantine Privitera, a Gravina di Catania, dove sarà visitabile con ingresso gratuito fino al prossimo 11 febbraio.

Location insolita e fuori dall’ordinario, questa delle Cantine Privitera, per una ulteriore, originale e ancora più spettacolare installazione permanente realizzata da Livio “site specific” – su invito del produttore Giuseppe Privitera – sul soffitto della Sala di invecchiamento: sei affreschi dedicati al ciclo del vino e ispirati a una serie di incisioni francesi del Settecento e Ottocento. Soggetti che Livio ha trasposto sul tetto, aggiungendovi – con ironia – del suo, supportato in questa mirabile operazione dall’amico restauratore Ugo Vaccaielli. Una piccola e surreale “Sistina in Cantina”, un viaggio nel tempo e nella letteratura del vino dei secoli andati immersi nell’atmosfera ovattata, inebriante (e vagamente alcolica) che è propria delle cantine: un percorso “aereo” da esplorare a naso in su, curiosando fra nani e folletti (uno indossa il “sacco” del devoto di S. Agata), oscuri scorci di taverne schiariti dal lume di candela, umili popolani e giullari che insieme ai re gozzovigliano allegramente attorno a un tavolo, figure allegoriche e illustrazioni legate alla ciclo della vendemmia e del vino.

“Le opere di Giuseppe Livio di questa serie dedicata alle Eolie – spiega il curatore, Antonio Vitale – nascono da depositi mentali precisi e tali per cui le storie sono permeate da un significato di testimonianza, di memoria (…). Da qui lo sguardo di Livio diventa lungo ed il respiro delle sue pennellate si fa lento, si fa acqua. Ed accarezza l’orizzonte espressivo della serie “Pigrecoerrequadro”, ovvero un modo per parlare del “Mito” che abita non solo le Isole Eolie, ma tutto il Mediterraneo. Un punto di osservazione per pensare al mare come congiunzione naturale tra tutti gli approdi possibili del mondo, a qualsiasi latitudine e in qualunque tempo di osservazione. Un mare che non separa ma che invece unisce degli “uomini” ad altri”.

La mostra “Pigrecoerrequadro” sigla un intenso anno di produzione per Giuseppe Livio. “Un anno denso di incontri e di suggestioni – spiega l’artista, che nella vita è anche docente di Storia dell’Arte al Liceo Scientifico Boggio Lera – di importanti riflessioni sul valore dell’arte, sulla molteplicità delle sue forme e dei suoi modi di comunicare.  Nata nella cornice naturale delle isole di Vulcano e Salina, dove è già stata esposta al pubblico, questo ciclo fa sue le suggestioni eoliane – colori, figure zoomorfe, nature incontaminate – e si sposta nelle Cantine per dialogare con uno spazio che da generazioni ha avuto uno stretto rapporto con l’arte e che qualche anno fa è stato “affrescato” con allegorie di taverne e scene goliardiche da trionfo carnascialesco”.

La mostra, a ingresso gratuito, sarà visitabile fino all’11 febbraio con i seguenti orari: dal lunedì al sabato 8.30-13.30 e 15.30-19.30. Domenica e festivi 8.30-13.30.