“Ho appreso con stupore la notizia che ha coinvolto il vicesindaco Carmelo Santapaola che nei giorni scorsi mi aveva assicurato che era del tutto estraneo all’operazione delle forze dell’ordine. Prendo atto della tempestività delle sue dimissioni e spero che possa dimostrare la sua estraneità nelle sedi opportune”.

Lo afferma il sindaco di Misterbianco, Nino Di Guardo, sulla pagina Facebook del Comune. Carmelo Santapaola vice sindaco con delega alle manutenzioni è stato posto agli arresti domiciliari per intestazione fittizia di beni, in quanto proprietario di fatto di una attività commerciale posta sotto sequestro lo scorso 14 novembre nell’ambito dell’operazione Revolutionbet2 contro le scommesse on line illecite gestite dalla mafia.

“Questo episodio – sottolinea Di Guardo – non intacca minimamente l’attività della mia amministrazione che è stata e sarà sempre improntata al rispetto della legalità, alla lotta al malaffare e alla mafia”. Nei prossimi giorni il sindaco provvederà alla sostituzione dell’assessore ed alla assegnazione della nuova delega di vicesindaco.

Subito dopo la diffusione della notizia la deputata regionale del M5S Jose Marano, il deputato nazionale del M5S Luciano Cantone e i consiglieri comunali del M5S di Misterbianco Giuseppe Di Stefano e Valentina Puglisi avevano chiesto al sindaco di ‘cacciare’ il suo vice chiedendo anche “la convocazione urgente di un consiglio comunale straordinario a Misterbianco alla presenza del sindaco Antonino Di Guardo, al quale chiede di riferire in Aula sulla gravità dei fatti che hanno coinvolto un esponente della sua giunta”. “Fermo restando che il nostro faro è la Costituzione e che è compito della magistratura indagare e fare luce sulla vicenda – avevano aggiunto gli esponenti del M5S -, quanto avvenuto è gravissimo. Il sindaco del Pd e la sua maggioranza prendano atto che quanto accaduto getta una pesante ombra sulla giunta comunale e per questo ci aspettiamo che traggano le opportune conclusioni”

 

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