Beni per oltre 27 milioni di euro sono stati confiscati dalla Guardia di finanza di Catania a Francesco Ivano Cerbo, 57 anni. Il provvedimento disposto dal Tribunale riguarda tredici quote societarie, ventotto immobili per lo più localizzati ad Anzio, in provincia di Roma, due automezzi e cinque rapporti bancari.

Cerbo è stato arrestato nell’aprile del 2014 ed ora è imputato per associazione a delinquere di stampo mafioso nell’ambito dell’operazione “Scarface” condotta dal nucleo di polizia tributaria di Catania nei confronti del clan Mazzei (“Carcagnusi”).

La Direzione distrettuale Antimafia di Catania con le fiamme gialle hanno avviato da subito delle indagini patrimoniali nei confronti di Cerbo e del proprio nucleo familiare per verificare la coerenza del patrimonio posseduto e del tenore di vita con i redditi effettivamente dichiarati.

Secondo gli inquirenti Cerbo avrebbe accumulato illecitamente beni mobili e immobili che sarebbero stati nella disponibilità del clan Mazzei. Nel 2012, il Tribunale, accogliendo la proposta della Procura, ha disposto il sequestro, in via cautelativa, del patrimonio.

Nell’agosto scorso nei confronti del figlio di Francesco Ivano Cerbo, William di 35 anni, è stato disposto un sequestro di beni da 44 milioni di euro fra cui 20 aziende e 30 beni immobili ed orologi di lusso. Si tratta di un seguito dell’indagine “Scarface”, battezzata così perché il giovane era solito emulare il boss Tony Montana del film “Scarface”.

Il provvedimento di oggi, infine, oltre alla confisca dei beni, prevede per Francesco Ivano Cerbo anche la sorveglianza speciale per un anno e sei mesi. Il patrimonio in questione sarà ora affidato all’Agenzia Nazionale per i beni confiscati.