Continuano le azioni contro il mattone selvaggio da parte dell’autorità giudiziaria nel catanese. Proseguono su questo solco le demolizioni di costruzioni abusive disposte della Procura distrettuale della Repubblica di Catania a seguito di sentenze passate in giudicato. Ieri le ruspe sono entrate in azione a Maniace in contrada Petrosino, zona soggetta a vincolo sismico. Verrà interamente demolito un manufatto di due elevazioni fuori terra, di circa 150 metri quadrati a piano.
Attivato servizio di ordine pubblico
L’ opera era stata realizzata in conglomerato e cemento armato in assenza di progetto, della direzione di un tecnico abilitato e senza la denuncia d’inizio dei lavori all’ufficio del genio civile. Sul posto, a garantire l’ordine pubblico, sono presenti carabinieri, polizia di Stato, guardia di finanza, polizia provinciale, vigili urbani e forestale della Regione Siciliana. Incaricata della demolizione è una ditta confiscata alla mafia, si stima che l’attività proseguirà per i prossimi quattro giorni. A garantire la messa in sicurezza delle operazioni di demolizioni sono intervenuti anche i tecnici dell’Enel.
Demolizione coatta
La Procura della Repubblica di Catania, avvalendosi anche del prezioso contributo dei carabinieri forestali appartenenti alla sezione di polizia giudiziaria, prosegue l’attività volta al ripristino dell’integrità del territorio, specie in aree protette, attraverso la demolizione coatta dei fabbricati abusivamente realizzati, a cui si giunge comunque nel caso di mancata ottemperanza dell’ordine di abbattimento da parte dello stesso autore dell’abuso.
“Alta la guardia”
“Rimane pertanto alta la guardia della Procura etnea e delle forze dell’ordine – si legge in un comunicato della Procura distrettuale di Catania – sia nella prevenzione contro gli abusi, ma anche, quando ormai l’illecito è stato realizzato, in fase repressiva, attraverso la demolizione coatta degli edifici abusivamente realizzati”.
Tempi biblici
C’è da dire che su questo fronte la burocrazia pesa molto e i tempi per le demolizioni non sono velocissimi. Comunque nel catanese da tempo si è avviata questa pratica, seppur con i suoi tempi lunghi. Qualche tempo fa si era intervenuti ad Adrano, in contrada Pecorelle, in zona sismica, per la demolizione di un fabbricato rurale in cemento armato ad una elevazione fuori terra, completo di muri perimetrali in blocchi di cemento, oltre ad una platea in cemento armato. Il reato era stato accertato addirittura nel 1995 e il manufatto e relativa platea erano stati realizzati in totale assenza di concessione edilizia, nonché in violazione delle norme sismiche e di quelle relative alla disciplina delle opere in conglomerato cementizio.
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