Il catanese Michele Gulizia è stato nominato Governatore del Chapter italiano dell’American College of Cardiology. Si tratta di un importante riconoscimento per il cardiologo siciliano che sarà impegnato nell’incarico per il triennio 2016-2019.

La nomina è avvenuta durante la riunione dei Governatori dell’ACC, American College of Cardiology, la più antica e prestigiosa associazione cardiologica americana che conta 52mila membri in tutto il mondo che si impegnano per l’avanzamento della scienza cardiovascolare, e che si è riunita durante il Congresso Europeo di Cardiologia in corso di svolgimento proprio in questi giorni a Fiera di Roma.

Dal 1949, anno della sua fondazione, la ACC ha sviluppato un impegno costante a coltivare tutti i processi che attengono alla pratica clinica: dall’educazione alla ricerca, alla qualità sino alle politiche sanitarie e alla formazione continua dei professionisti.

“Analogamente ai colleghi americani anche la cardiologia italiana, che mi onoro di rappresentare, si ispira all’interesse del paziente come obiettivo primario, quella filosofia di ‘paziente al centro delle cure’ che permette, si è visto in numerosi studi scientifici, una migliore aderenza alle terapie e quindi un outcome ottimale” dichiara Michele Gulizia il neo Governatore, Direttore della Cardiologia dell’Ospedale ARNAS Garibaldi,  da Roma, dove sta partecipando all’ESC Congresss 2016, Congresso della European Society of Cardiology, in veste di Local Press Coordinator.

“Intendiamo quindi  far sì – continua Gulizia – che entrambi i paesi prendano e assimilino il meglio l’uno dall’altro e che la cardiologia sia sempre più inclusiva non solo delle esperienze ma anche dell’insieme dei professionisti che vi gravitano intorno. Sono certo che solo l’unione e lo scambio possano garantire le cure più efficaci. Ci troviamo in trincea: il progressivo aumento delle malattie cardiovascolari dovuto alla longevità della popolazione, rendono conto di costi sempre più alti, la sfida è permettere comunque il migliore accesso alle cure ai nostri pazienti”.