Il procuratore di Catania, Carmelo Zuccaro in audizione a Roma al Comitato Schengen, di vigilanza sull’attività di Europol, di controllo e vigilanza in materia di immigrazione.

Zuccaro è sentito nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulla gestione del fenomeno migratorio nell’area Schengen, con particolare  riferimento alle politiche dei Paesi aderenti relative al controllo delle frontiere esterne e dei confini interni.

Proprio in queste ore a Catania ed Augusta sono arrivati circa mille migranti soccorsi nel Canale di Sicilia.

Zuccaro elenca in audizione quali sono i numeri degli arrivi e degli sbarchi: “Cinque sono le Ong tedesche, due le navi dell’Ong spagnola…”. I morti in mare sono più di 5000 nel tentativo di entrare in Europa: 2000 sono quelli tra il 2013 e il 2016 solo nel nel nostro distretto di competenza”. I barconi sono sempre più inadeguati e le persone alla guida sono sempre più inidonei. Vengono scelte all’ultimo momento tra gli stessi migranti. 

Il procuratore ha analizzato anche il fenomeno sempre più diffuso della tratta delle giovani donne migranti, delle connection house dove vengono sottoposte a vessazioni e ai riti magici per ‘annientare la volontà di resistenza delle vittime’.

“Non ci risulta il coinvolgimento delle organizzazione criminale mafiosa locale – ha detto Zuccaro – nella tratta dei migranti, ma un’attività marginale di mediazione in quello che è il caporalato. C’è il grosso interesse a potere intercettare il flusso di denaro abbastanza cospicuo che riguarda i centri di accoglienza.

Abbiamo riscontrato il coinvolgimento e l’interesse della criminalità locale in alcuni appalti per il Cara di Mineo, cosa che ho già discusso in altra sede di audizione…”.

“Il fenomeno di radicalizzazione lo abbiamo riscontrato dopo l’ingresso dei migranti in Europa – ha continuato Zuccaro – con verifiche nelle carceri catanesi…”.

“Continua la collaborazione con Frontex per scambiare informazioni utili a ricostruire il fenomeno migratorio…maggiori possibilità di contatti con United for Med”.

“Chi ha detto che a chiamare le Ong sia direttamente la sala operativa? Non possiamo escludere che siano altri a richiedere l’intervento…”. Il dato oggettivo che va analizzato è il fatto che i migranti non è detto che siano destinati al porto catanese…”. 

A metà febbraio, il procuratore Zuccaro ha precisato i termini del lavoro svolto gruppo specializzato attivo nella Dda dall’ottobre del 2013 sui trafficanti umani che organizzano viaggi della speranza.

“Nessun fascicolo aperto, ma soltanto un’analisi su un fenomeno che stiamo studiando da tempo sul proliferare di nuove e piccole Ong, non certo quelle importanti da tempo impegnate in una grande opera umanitaria”.

“Abbiamo osservato, con dati anche messi a disposizione da Frontex – aggiunge il magistrato – un aumento di piccole Ong che sono impegnate nel salvataggio di migranti con alle spalle ingenti capitali. Vogliamo capire chi ci sia dietro e che cosa nasconda questo fenomeno. Stiamo facendo un ragionamento molto attento, ma non ci sono gli elementi per aprire un fascicolo, soltanto per proseguire la nostra analisi”.

Il procuratore Zuccaro ha ribadito il “grande lavoro per l’impegno e la professionalità manifestate dalle Ong storiche e  di grande spessore”.