Chiedeva soldi e sempre soldi, e al diniego della moglie erano sempre violenze. La sua furia non veniva arrestata nemmeno di fronte agli sguardi terrorizzati dei figli, inermi di fronte a così tanta rabbia incontrollata. I carabinieri della tenenza di Misterbianco hanno arrestato nella flagranza di reato un 38enne catanese, in quanto gravemente indiziato di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. Tutto è nato da una telefonata arrivata in piena notte al centralino del 112. La disperata richiesta d’aiuto arrivava da parte di una 37enne, la quale riferiva al militare d’aver subito una aggressione da parte del marito.

L’immediato intervento

I carabinieri intervenuti all’interno dell’abitazione nel centro di Misterbianco hanno trovato la donna in casa, ancora scossa ed impaurita, insieme alle figlie minori e al marito, il quale avrebbe riferito ai militari che la discussione sarebbe scaturita per futili motivi. In seguito è emerso che, all’origine dei fatti, ci sarebbero state le immotivate richieste di denaro avanzate periodicamente dall’uomo alla moglie, incaricata della gestione del bilancio familiare.

I precedenti dell’orco

L’uomo, che era già sottoposto all’affidamento in prova ai servizi sociali, avrebbe preteso le somme di denaro spesso insultando e schiaffeggiando la moglie, nonostante quest’ultima gli spiegasse che il proprio diniego era motivato dall’indisponibilità economica. Queste condotte, mai precedentemente denunciate dalla donna, sarebbero state reiterate abitualmente dall’uomo, nel corso dei 15 anni di matrimonio, anche in presenza delle figlie minori.

La violenza

Dopo un’ennesima richiesta di denaro, con conseguente risposta negativa dalla moglie, l’uomo avrebbe ugualmente sottratto i soldi alla donna che li teneva nascosti all’interno della maglieria intima, uscendo da casa salvo poi farvi rientro per aggredire nuovamente la 37enne, procurandole lesioni giudicate guaribili in 7 giorni. Quest’ultimo episodio avrebbe convinto la donna, ormai stanca di vivere nella paura, a chiedere aiuto ai carabinieri.

Le decisioni del giudice

Il giudice ha convalidato l’arresto disponendo per l’uomo la misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa, con applicazione del braccialetto elettronico.

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