Misterioso incidente stradale con un morto e un ferito, padre e figlio, stamattina alla periferia sud di Catania.

Secondo il racconto del più giovane che ha riportato varie escoriazioni e un trauma cranico e al ginocchio, lui e suo padre, sarebbero stati investiti mentre erano in scooter. Attorno all’incidente c’è un alone di mistero. Gli investigatori dei vigili urbani hanno avviato un’indagine per comprendere cosa sia accaduto.

L’uomo deceduto aveva 53 anni e si chiamava Mario Querulo, il figlio Giovanni ha diciannove anni e dopo le cure mediche è stato dimesso. L’obitorio dell’ospedale Vittorio Emanuele è stato preso d’assalto da perenti, amici e conoscenti della vittima.

La Polizia Municipale spera che il giovane possa raccontare altri dettagli che rendano le circostanze più comprensibili e la ricostruzione attendibile.

Mario Querulo era il papà di Nico, l’allora bambino di cinque anni che il 7 aprile del 1998 rimase cieco colpito da una pallottola vagante, in un agguato in cui fu assassinato Angelo Castorina e ferito Orazio Signorelli. La vicenda del bimbo rimasto cieco nell’agguato di mafia destò commozione. Nico, una settimana dopo il ferimento, fu portato in Austria per un delicato intervento, con un volo militare. Ma neanche le tecniche chirurgiche più avanzate riuscirono a ridargli la vista. I presunti autori dell’agguato di allora sono stati processati e condannati.

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(nella foto la camera mortuaria dell’ospedale Vittorio Emanuele presa d’assalto da parenti)

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