Nel corso dei servizi di controllo del territorio, alcuni equipaggi della Squadra Volante della questura di Catania sono stati inviati in via Coppola per la segnalazione di una aggressione in strada da parte di un cittadino straniero. Giunti sul posto gli agenti sono intervenuti per bloccare il giovane, armato di un cacciavite, che cercava di colpire un uomo con il quale stava avendo una colluttazione. I poliziotti si sono trovati costretti a far uso del taser, riuscendo finalmente a bloccare l’uomo, mettendolo in sicurezza.

L’origine della lite

L’aggressore è un 25enne nigeriano, regolare sul territorio nazionale, la cui perquisizione ha consentito di rinvenire diversi coltelli da cucina, cacciaviti, attrezzi vari e documenti personali di dubbia provenienza. La persona aggredita si è recata presso gli uffici della questura dove ha formalizzato la denuncia per minacce aggravate. La lite tra i due era scaturita da un tentativo di approccio e ad alcuni apprezzamenti che lo straniero aveva rivolto alla compagna dell’uomo che infastidito aveva tentato di allontanarlo, fino a subire l’aggressione.

L’arresto

Al termine delle attività di rito, il 25enne è stato arrestato per minacce e resistenza a Pubblico Ufficiale e denunciato in stato di libertà per ricettazione di numerosi documenti e carte di credito. Informato il Pubblico Ministero di turno, questi ha disposto di trattenere l’arrestato presso le camere di sicurezza, in attesa del giudizio direttissimo che ha convalidato l’arresto e disposto la custodia in carcere.

Le molestie su una 14enne

Il personale della Squadra Volante della questura di Catania è stato inviato in piazza Stesicoro, nei pressi di un noto ristorante, dove era stata segnalata la presenza di alcuni individui che stavano molestando delle ragazzine. Intervenuti sul posto, gli agenti hanno bloccato tre cittadini stranieri, uno dei quali in stato di agitazione, che stavano discutendo animatamente con alcuni ragazzini. In quel frangente i poliziotti sono stati contattati da una 14enne che ha riferito che uno dei fermati poco prima, dopo averla avvicinata a bloccata per un braccio, le aveva palpeggiato ripetutamente il seno. Soltanto grazie all’intervento di alcuni amici della 14enne, della madre di uno di questi e degli altri due stranieri del tutto estranei ai fatti, l’aggressore si era allontanato. Il giovane è stato quindi fermato e accompagnato presso gli uffici della Polizia Scientifica per essere sottoposto a fotosegnalamento e identificato