Trentadue anni e il desiderio di diventare madre. Valentina Milluzzo, brillante impiegata di Unicredit, in servizio all’agenzia di Palagonia con il marito Francesco Castro che con il padre gestisce un’impresa nel settore delle auto, sarebbero diventati grazie alla fecondazione assistita genitori per la prima volta. Mamma e papà di due gemelli: un maschietto e una femminuccia.

Valentina era al quinto mese di gravidanza, ma lo scorso 29 settembre dopo un normale visita di controllo è stata ricoverata all’ospedale Cannizzaro di Catania. Lì, è rimasta ricoverata per 17 giorni: domenica 16 ottobre è mota. E il giorno prima, in sala parto, ha dato alla luce i suoi due gemellini, nati morti.

MORTA IN OSPEDALE CON I SUOI GEMELLI 

Per la morte della giovane donna, la Procura di Catania ha aperto un’inchiesta dopo l’esposto presentato dai familiari in cui si fa riferimento ad un medico obiettore di coscienza che non avrebbe voluto assisterla in sala parto. Nella denuncia, presentata dall’avvocato Salvatore Catania Milluzzo si chiede ‘di accertare ‘se ci siano state negligenze, o imprudenze, imperizie diagnostiche o terapeutiche dei sanitari che hanno avuto in carico la paziente’.

Notizia smentita dallo stesso ospedale tramite il direttore sanitario Angelo Pellicanò. 

Tra stasera e domani, arriveranno all’ospedale Cannizzaro gli ispettori del Ministero della Salute. 

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