Nasce a Catania “Avvocatura & Futuro”, la nuova associazione forense promossa dal penalista Giuseppe Lipera. Venerdì 3 marzo è in programma la presentazione dell’iniziativa “che vuole riaffermare le ragioni del diritto contro l’abuso, le prerogative dello stato di diritto contro il potere giudiziario nel contesto della crisi della giustizia in Italia”.

“C’è una classe forense – si legge in una nota – che vuole rivendicare il proprio insostituibile ruolo di difensore dei diritti del cittadino. Contro ogni abuso, a cominciare dal sommo abuso: quello del magistrato”.

E’ un “ritorno al futuro” quello dell’avvocato Lipera: nel 1984 fu proprio lui a fondare, radunando intorno a sé alcuni giovani colleghi, l’associazione forense“Avvocatura e Progresso”, il cui principale obiettivo era l’abolizione di ogni differenza, ormai obsoleta ed anacronistica, tra la figura del procuratore legale (all’epoca i giovani avvocati – con pochissime differenze riguardo la competenza territoriale ed il patrocinio avanti le Corti di Appello – erano così denominati) e quella dell’avvocato (che scomparirà definitivamente anni dopo, chissà come mai, quando sarà Ministro di Grazia e Giustizia Giovanni Maria Flick).

Un “ritorno al futuro” che è legato ad un evento di grande significato politico e umano: il 7 dicembre del 1984, infatti, “Avvocatura e Progresso” organizzò a Catania un convegno sulla Giustizia a cui parteciparono, tra gli altri, Mauro Mellini, Enzo Trantino, Anna Finocchiaro(all’epoca giovane pm), Claudio Poletti,consigliere dell’Ordine degli avvocati di Milano, ed ovviamente Enzo Tortora, in quel momento euro-parlamentare in carica.