Nel Pd siciliano prosegue il dibattito interno dopo il voto delle amministrative in cui i dem hanno consesso terreno alle altre forze politiche.
Secondo Angelo Villari, assessore al welfare al comune di Catania e dirigente regionale del Partito Democratico siciliano “si tratta di un grido di allarme che non può essere sottovalutato, per la sua dimensione e per il messaggio dirompente che l’elettorato ha voluto mandare. E’ inammissibile che il disagio sociale che in Sicilia ha il volto della disperazione sociale, non venga assunto come problema grave da affrontare e risolvere”.
Nella sua analisi, Villari critica anche l’operato del governo Crocetta che “ha deluso ogni aspettativa di larghe fasce popolari siciliane che aspettavano, e ancora aspettano, un progetto di rilancio vero della Sicilia con al centro i temi dello sviluppo e del lavoro, priorità tra le priorità, e del sostegno alle comunità e agli enti locali che sono oggi sono la vera frontiera nel rapporto con i cittadini”.
Villari sottolinea che “la mancanza di risorse penalizza chi oggi amministra gli enti locali, ma il vero rischio è quello di non sapere utilizzare le poche risorse disponibili”, così rilancia l’idea di un “forte rapporto con la società civile, i corpi intermedi , il volontariato e le forze produttive, una soluzione che archivi l’esperienza della attuale presidenza regionale e che ci porti a lavorare per cambiare realmente la Sicilia”.
Per l’assessore catanese “la buona politica deve tornare davvero in campo, e il Pd lo deve capire non assecondando trasformismi e opportunismi che tanto danno hanno fatto al questo partito, a Roma come a Palermo”.
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