Il no all’arresto del deputato di Noi Moderati Saverio Romano deciso dal gip per” l’assenza di gravi indizi” diviene definitivo. La Procura della Repubblica, infatti, non ha proposto appello avverso l’ordinanza del gip Carmen Salustro che non aveva ritenuto esistenti i gravi indizi di colpevolezza in ordine ai fatti che sono stati contestati all’on Saverio Romano”. Lo rende noto lo stesso ufficio stampa dell’On Saverio Romano.
Una decisione che sembra preludere ad una diversa considerazione dei fatti fin qui contestati da parte della pubblica accusa che accetta il vaglio del giudice terzo.
Ieri il dissequestro di altro denaro contante trovato a Cuffaro
Ieri, intanto, nell’ambito del medesimo procedimento, il Tribunale del riesame di Catania aveva annullato il provvedimento della Procura della Repubblica di Caltagirone che aveva convalidato il sequestro delle somme di denaro contante trovate nella tenuta agricola di San Michele di Ganzaria dell’ex presidente della Regione Totò Cuffaro.
Il sequestro era stato disposto dalla Procura di Palermo sempre nell’ambito dell’indagine su illeciti nella gestione dei concorsi, delle nomine e degli appalti nella sanità siciliana che vede coinvolto Cuffaro. I Ros trovarono quel denaro nella tenuta di San Michele di Ganzaria e lo sottoposero a sequestro non sulla base di uno specifico mandato mas a seguito del rinvenimento considerato “anomalo” e per questo la convalida spettò a Caltagirone e non a Palermo seguendo un iter giuridico diverso dal sequestro di denaro avvenuto a Palermo.
Si tratta, infatti, del secondo dissequestro di denaro contante nei confronti di Cuffaro ma avvenuti in due aree territoriali diverse (il primo a Palermo). Per entrambi, adesso, è stato disposto l’annullamento.
I giudici del riesame, infatti, accogliendo la richiesta di Giovanni Di Benedetto e Marcello Montalbano, difensori dell’ex presidente della Regione, hanno evidenziato – si legge in una nota dei difensori – “la mancanza di presupposti a sostegno del sequestro e ordinato la restituzione delle somme al loro assistito. Il provvedimento dei giudici catanesi segue quello emesso la settimana scorsa dal Tribunale del riesame di Palermo che aveva annullato il sequestro delle somme trovate nell’abitazione palermitana di Cuffaro”.






Commenta con Facebook