Dopo 10 anni rimette piede nella sua casa di campagna e scopre una piantagione di droga. Davanti ai suoi occhi si ritrova una vera e propria serra indoor con una trentina di vasi messi a dimora. Corre in tutta fretta dalla polizia a denunciare tutto. Adesso sono in corso le indagini per risalire ai possibili autori. L’immobile da tempo non era più abitato in seguito ad un contenzioso legale che il proprietario ebbe con i precedenti affittuari. Ai poliziotti il proprietario stesso, che ha fatto la scoperta, ha sostenuto di non avere idea di chi potesse avere avuto accesso al suo immobile.

Il ritorno e la sorpresa

Il proprietario dell’immobile rurale si è presentato ieri sera al commissariato di polizia di Acireale. Ai poliziotti ha raccontato che, dopo circa 10 anni, si era recato all’interno di una sua proprietà ad Acireale per riprenderne il possesso. In questi anni non aveva avuto più accesso all’immobile dopo una causa legale molto lunga, dallo stesso proprietario intrapresa contro i vecchi affittuari. Dopo aver rimosso i catenacci e fatto ingresso all’interno della casa, verificava che era stata realizzata una serra “indoor”, una piantagione di droga vera e propria. All’interno messe a dimora delle piante di canapa dalle quali potere ricavare la marijuana.

Il sopralluogo

Gli agenti del commissariato hanno quindi effettuato un sopralluogo all’interno dell’abitazione. Constatando che, effettivamente, erano presenti 30 vasi con altrettante piantine in fase di crescita e tutto il necessario per la loro coltivazione. In pratica un estemporaneo mini impianto idrico, lampade alogene e a infrarossi, deumidificatori e ventilatori. Il tutto veniva smontato, sottoposto a sequestro e trasferito presso i locali del commissariato.

Il proprietario sentito dagli investigatori

Gli investigatori hanno voluto sentire il proprietario della casa rurale. Quest’ultimo ha dichiarato di non essersi recato in quell’abitazione ormai da tantissimi anni e di non avere idea di chi potesse essere l’attuale utilizzatore. Sono in corso indagini da parte degli uomini del commissariato di Acireale mirate all’individuazione dei responsabili.

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