L’europarlamentare catanese Salvo Pogliese ha presentato un’interrogazione alla Commissione Europea contro l’accordo commerciale tra Unione Europea e Marocco.
“Vi è in corso un vero attaccato da parte di Bruxelles contro l’agricoltura siciliana, che sta arrecando ingenti danni ai produttori. Dopo l’olio tunisino ora dobbiamo assistere ad un’aggressione commerciale al nostro pomodoro causata dal nefasto accordo UE-Marocco.”.
“L’accordo commerciale tra Unione e Marocco – spiega l’europarlamentare – ha causato ingenti danni ai coltivatori europei, in particolare ai produttori di pomodori della Sicilia e della Puglia. Le più importanti associazioni di categoria italiane hanno più volte denunciato che nel paese nordafricano sono numerosi i casi di pratiche di dumping sociale, dovuti al basso costo della manodopera. Le stesse associazioni hanno altresì denunciato l’utilizzo, in Marocco, di pesticidi vietati nell’Ue. Infine, con l’aumento delle importazioni, è cresciuto il rischio di frodi dovute alla pratica della vendita del pomodoro marocchino etichettato come se fosse italiano.”.
“Ho chiesto alla Commissione Europea – conclude Pogliese – di attivare le clausole di salvaguardia previste dall’accordo commerciale UE-Marocco a tutela dell’agricoltura europea, anche perché sono già state ampiamente superate quote d’importazione di prodotti agricoli marocchini fissate dall’accordo stesso”.
Anche Salvatore Cicu ha presentato un’interrogazione in cui chiede alla Commissione europea di riferire sulla possibilità di effettuare una valutazione di impatto che tenga conto delle difficoltà dei produttori europei, alla luce della politica europea di chiusura, e di intervenire sull’accordo commerciale, anche con l’eventuale attivazione delle clausole di salvaguardia.
“La produzione alimentare italiana – si legge nel testo dell’interrogazione di Cucu – è minacciata dal fatto che le importazioni di pomodoro dal Marocco in Europa sono raddoppiate a gennaio rispetto allo stesso mese dello scorso anno, superando i contingenti di importazione fissati dall’accordo commerciale tra Unione europea e Marocco. Nel solo mese di dicembre 2015 il Marocco ha esportato 39521 tonnellate di pomodoro verso l’Ue. L’accordo è fortemente contestato dai produttori agricoli poiché nel paese africano è permesso l’uso di pesticidi nocivi per la salute che sono viceversa vietati in Europa, ma anche perché le coltivazioni avvengono in condizioni di dumping sociale per il basso costo della manodopera. L’Italia produce oltre un milione di tonnellate di pomodoro da mensa, mentre la Sicilia è leader del settore. Per via delle importazioni è aumentato il rischio di frodi con il pomodoro marocchino venduto come italiano e le quotazioni per il produttore agricolo sono crollate del 43,7 % nella prima settimana di gennaio, raggiungendo così livelli insostenibili”.
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