Il rigetto delle eccezioni preliminari presentate dalle difese e l’esclusione come parte civile di una trentina di tifosi abbonati allo stadio hanno caratterizzato la prima udienza del processo scaturito dall’inchiesta ‘Treni del gol‘, sul presunto acquisto di partite per salvare il Calcio Catania dalla retrocessione dalla Serie B, che vede tra gli imputati anche l’ex presidente della società, Nino Pulvirenti, e l’ex ad Pablo Cosentino.

Ammesse come parti civili la Figc, Lega Serie B e la società di scommesse SK365 Malta limited. Il reato contestato è di responsabilità amministrativa. Sono sei le gare al centro dell’inchiesta e che, secondo l’accusa, sarebbero state pilotate per tentare di permettere alla squadra rosso-azzurra di non retrocedere in Lega Pro.

La prossima udienza è stata fissata per il 12 marzo 2019. Le indagini erano state avviate dalla polizia di Stato, con accertamenti eseguiti dalla Digos della Questura, dopo la denuncia di minacce ricevute dall’allora presidente Nino Pulvirenti, che è stato messo agli arresti domiciliari e poi scarcerato dal Gip, dopo sue parziali ammissioni di colpa, e sottoposto al Daspo per 5 anni dal questore di Catania, provvedimento quest’ultimo poi sospeso dal Cga di Palermo. L’ex presidente del Catania ha sempre negato di avere scommesso sui risultati della partite.