Il tatuaggio ha finito per incastrare il rapinatore seriale che questa estate aveva letteralmente terrorizzato la provincia Catanese. L’uomo è stato riconosciuto colpevole di almeno sei rapine. Per una di queste era stato già arrestato, adesso sono arrivati ulteriori riscontri per altri 5 colpi.

La custodia in carcere

La Procura ha richiesto e ottenuto la custodia cautelare in carcere per Andrea Fazio, 32 anni, pregiudicato di Giarre. E’ indagato per rapina e ricettazione in seguito all’indagine portata avanti dai carabinieri della stazione di Mascali. Fazio era già in carcere a Caltagirone per un’altra causa. I fatti per cui l’uomo è accusato risalgono allo scorso mese di agosto. Secondo i militari dell’Arma il 32enne avrebbe commesso in pochi giorni, tra il 16 ed il 31 agosto, una serie di rapine a mano armata ai danni di esercizi commerciali di Mascali e Fiumefreddo di Sicilia.

Le rapine di cui è accusato

Le indagini si sono sviluppate grazie al supporto delle immagini dei sistemi di videosorveglianza installate negli esercizi presi di mira. Sarebbero cinque le rapine organizzate da Fazio. La prima ad una stazione di servizio sulla statale 114, avvenuta il 16 agosto. Poi ci fu il colpo nei confronti dell’operatore addetto alla cassa del casello autostradale di Fiumefreddo di Sicilia sulla A18 il 17 agosto. Nel mirino finì anche una stazione di servizio in via Principe di Piemonte di Fiumefreddo di Sicilia, avvenuta il 18 agosto. Questa però non si concretizzò per l’inaspettata reazione della vittima. E poi ancora una tabaccheria in via Siculo Orientale di Mascali, rapina avvenuta il 18 agosto. Ed infine una farmacia in via D’Angelo di Mascali, avvenuta il 28 agosto.

Operava in “solitaria”

E’ emerso che il rapinatore, che agiva in solitaria, raggiungeva i suoi obiettivi a bordo di una vecchia Fiat Punto di colore scuro. L’auto oltretutto è risultata rubata il 15 agosto e, quindi, solo un giorno precedente alla data della prima rapina registrata. Il modus operandi di Fazio era connotato dalla serialità delle incursioni e dall’utilizzo della stessa autovettura, degli indumenti e delle armi. Le rapine le portava a termine con  una pistola semiautomatica privata del tappo rosso ed un grosso coltello. Oltretutto il 32enne ha avuto identiche modalità per rivolgersi alle vittime, minacciandole di morte qualora non avessero consegnato il denaro.

Le testimonianze

Le dichiarazioni delle vittime del reato sui connotati fisici del rapinatore sono state univoche e concordanti nel descriverlo. Indossava una mascherina chirurgica, occhiali da sole, un cappellino con visiera. Ma un particolare ha destato maggiore attenzione: la presenza su un ginocchio del rapinatore di un tatuaggio visibile grazie ai bermuda solitamente indossati. Elementi che hanno permesso di identificare con certezza il rapinatore. Fazio fu arrestato dai carabinieri in flagranza il successivo 31 agosto per i reati di rapina, consumata e tentata, resistenza a pubblico ufficiale e ricettazione per un’altra rapina nella stazione di servizio nella via Ruggero I di Mascali.

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