Rapine, furti e droga a partire da un colpo che aveva fatto scalpore, avvenuto quasi due anni fa nel parcheggio dell’ospedale San Marco.

Cinque persone sono state arrestate dalla Polizia a Catania nell’ambito di indagini sua una rapina commessa il 6 giugno del 2022 nel parcheggio dell’ospedale San Marco a un dipendente della ditta della raccolta del denaro contenuto nelle casse automatiche per il pagamento dei parcheggi. Sono un 43 enne, un 53enne, due 59enni e un 66enne. Nei loro confronti è stata eseguita un’ordinanza di custodia cautelare che ipotizza, a vario titolo, i reati di rapina aggravata, furti in abitazione e in autovetture e spaccio di sostanze stupefacenti destinate a un detenuto nella casa circondariale di piazza Lanza.

La rapina nel parcheggio dell’ospedale

Il provvedimento restrittivo nasce dagli esiti di una indagine scaturita da una rapina commessa il 6 giugno 2022 all’interno del parcheggio dell’azienda ospedaliera San Marco ad opera di tre soggetti, uno dei quali armato di pistola, giunti a bordo di due motocicli.

In particolare gli accertamenti della Polizia avrebbero chiarito il ruolo dei cinque arrestati nella rapina all’ospedale San Marco commessa da tre degli indagati, uno dei quali armato di pistola, giunti a bordo di due scooter e di individuare sia il complice a cui sarebbero stati affidati i compiti di attendere l’arrivo della vittima e sia il basista, identificato nel 43enne. Il bottino dell’assalto fu di 2.165 euro.

L’identificazione dei complici

Nell’ambito delle indagini della sezione Reati contro il patrimonio e la Pubblica amministrazione della Squadra mobile della Questura sulla rapina è stato ripreso il 53enne mentre lanciava sostanze stupefacenti del tipo marijuana e hashish e telefonini all’interno della casa circondariale di piazza Lanza destinati a un detenuto dell’istituto. A riscontro delle indagini, il 6 settembre del 2022, la Polizia ha arrestato il 43enne per la detenzione in un deposito nella sua disponibilità di due pistole e di due pistole mitragliatrici con relativo munizionamento Il gip, accogliendo la richiesta della Procura, ha disposto l’applicazione della misura cautelare della custodia cautelare in carcere nei confronti di tutti gli indagati, che sono stati arrestati e condotti nella casa circondariale di piazza Lanza.

Il provvedimento

Il Giudice per le indagini preliminari, su richiesta del Pubblico Ministero titolare del relativo fascicolo d’indagine, ha infine disposto, l’applicazione della misura cautelare della custodia cautelare in carcere nei confronti di tutti gli indagati, i quali, dopo l’espletamento delle formalità di rito, sono stati tradotti presso la Casa circondariale di piazza Lanza per essere posti a disposizione dell’A.G.

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