La Fibrosi polmonare idiopatica (IPF) è tra le malattie rare più diffuse in Italia eppure è ancora poco conosciuta. L’IPF colpisce soprattutto uomini tra i 50 e 70 anni e comporta un progressivo accumulo di tessuto cicatriziale nel polmone che, nel tempo, danneggia la funzione respiratoria, compromettendo la capacità di svolgere attività e la qualità della vita del malato. La salute generale della persona può deteriorare rapidamente, portando a esito fatale in 2-5 anni dalla diagnosi.

Reverb spiega cosa significhi convivere con questa patologia attraverso il reading teatrale “Respirare sott’acqua – esercizi di sopravvivenza spirituale”, in scena a Catania, mercoledì 31 maggio, quarta replica della rassegna dopo le partecipate serate di Roma, Napoli e Milano, in collaborazione anche con l’associazione pazienti “RespiRARE” Onlus di Catania.

Lo spettacolo fa parte di un progetto di comunicazione su scala nazionale per sensibilizzare sulla Fibrosi Polmonare Idiopatica (vocisottacqua.org), a cura di Reverb con il contributo non condizionato di Boehringer Ingelheim e la collaborazione dell’associazione culturale Effetto Larsen.

Il pubblico è invitato al Teatro Abc dove, alle 20.30, sarà possibile assistere allo spettacolo Respirare sott’acqua, a cura dell’associazione culturale Effetto Larsen, protagonista Matilde Facheris, testo di Lorenzo Piccolo e regia di Matteo Lanfranchi. Già dalle ore 19 sarà possibile degustare un aperitivo di benvenuto nell’area bar del Teatro e raccogliere informazioni grazie al banchetto dell’associazione pazienti.

Il reading nasce dalle testimonianze e informazioni raccolte attraverso interviste condotte a medici e pazienti ed è in programmazione nelle principali città italiane per dare un supporto alle diverse associazioni pazienti del territorio nazionale. Oltre a sensibilizzare sulle tematiche legate alla patologia, l’appuntamento è un’occasione per supportare economicamente le associazioni coinvolte, con offerte libere e donazioni.

Il filo conduttore è il racconto di una persona sana che viene a contatto con la malattia dovendo svolgere un’indagine attraverso delle interviste: è un piccolo viaggio di scoperta e confronto, che la porta inevitabilmente a domandarsi qualcosa anche di sé. Ciò offre, a chi del pubblico non conosca l’IPF, una sponda sicura cui aggrapparsi, potendo immedesimarsi con la protagonista.

A questa narrazione si alternano dei racconti “in prima persona”, nati dalle testimonianze dirette, che danno conto delle sensazioni, delle immagini, dei momenti chiave di un percorso clinico così difficile, attraverso uno stile asciutto ma coinvolgente. I pazienti e familiari presenti nel pubblico hanno la possibilità di riconoscersi, di guardarsi, ma anche e soprattutto di ascoltare storie diverse dalla propria. Attraverso ricordi, sensazioni, paure, e perché no, qualche risata – frammenti di vita, in sintesi – la lettura racconta le storie di chi, tutti i giorni, respira sott’acqua.

L’evento è a ingresso gratuito con offerta libera non obbligatoria. Tutti i fondi raccolti sono devoluti all’associazione pazienti “RespiRARE” Onlus di Catania.