“La Sicilia deve dotarsi di termovalorizzatori perché è una sfida che gran parte del Nord già ha già vinto”. A dirlo il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin rispondendo alle domande dei cronisti a Catania a margine di un incontro sulle “Opportunità industriali della transizione energetica in Sicilia”.
Una posizione chiara e netta quella del Ministro che sposa il piano Schifani e conferma quanto detto dopo un incontro con il governatore ma sconfessa, in parte, l’operato del suo stesso Ministero.
Non solo rifiuti, ma anche Ponte Sullo Stretto
E il Ministro non si ferma ai rifiuti. “Sono convito che il Ponte sullo Stretto avrà solo impatti positivi. Sono decisamente a favore dell’opera. Non è un ponte che cambia quelli che sono i paradigmi ambientali anzi l’attraversare lo Stretto e le difficoltà che ci sono nel rapporto tra l’Isola e il Continente forse determinano maggiori emissioni che non un ponte” ha aggiunto dando una chiara indicazione sulle politiche ambientali del governo Meloni per la Sicilia.
Le energie rinnovabili
Spostando l’attenzione sulla transizione energetica “Sono convinto che con tutte le azioni che possiamo fare sul concetto di rinnovabile tradizionale – fotovoltaico eolico e l’azione sull’idrogeno – si debba andare avanti sulla sperimentazione e sulla ricerca rispetto al nucleare. Sono favorevolissimo alla sperimentazione e alla ricerca ma se mi si chiede ‘dobbiamo fare una centrale?’ Io dico di no”.
“Gli elementi che abbiamo, gli studi, le ricerche, le sperimentazioni – aggiunge – sono tali da portarci nello spazio di 8-10 anni ad avere dei reattori in grado di avere un livello di sicurezza, sostenibilità e garanzia, e il nucleare può dare continuità. Questa è la posizione che è stata assunta non solo dall’Unione europea ma a livello mondiale”.
“Abbiamo avuto la fortuna di vivere in una parte del mondo che ha utilizzato tutto – carbone, petrolio – e che naturalmente è cresciuta. Noi siamo diventati ricchi in quel modo, ma adesso dobbiamo fare la nostra parte nel riequilibrare, nel mitigare e naturalmente anche aiutare coloro che non sono ancora partiti o sono più in ritardo rispetto a noi”.
Il ruolo centrale della Sicilia
“La Sicilia assume un ruolo di centralità. E’ il Sud ad assumere una nuova centralità perché se parliamo di decarbonizzazione, parliamo di rinnovabili. Se parliamo di rinnovabili, parliamo di sole e vento e di conseguenza l’essere immersa nel Mediterraneo significa avere tanto sole e tanto vento: ecco perché il Sud è importante: diventa l’hub di tutta l’Europa, non solo dell’Italia”.
“C’è un obiettivo che l’Italia ha condiviso, quello di agire per mitigare il cambiamento climatico e quindi limitare ad un grado e mezzo la crescita della temperatura al 2030. E’ un a sfida enorme per il mondo anche perché una parte del mondo non agisce ancora in questa direzione. Abbiamo preparato un piano nazionale che prevede un intervento molto forte sull’energia. Occorre voltar pagina rispetto all’energia, passare dal fossile al rinnovabile” ha concluso il Ministro.
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