La fumata bianca potrebbe arrivare nel week end, ma le incognite sono ancora tante. Il caso è quello del completamento dell’amministrazione comunale di Catania rimasta monca dopo le dimissioni di Angelo Villari e Luigi Bosco.

Il primo, espressione della sinistra del Pd e dell’area Cgil, ha lasciato la giunta comunale catanese alcuni mesi fa palesando la volontà di candidarsi alle Regionali. Il secondo è stato chiamato a Palermo da Rosario Crocetta (suo riferimento politico) per ricoprire il ruolo di assessore regionale alla Infrastrutture lasciato vacante da Giovanni Pistorio.

I rumors sul mini rimpasto a Palazzo degli Elefanti si susseguono da tempo. Nei giorni scorsi erano trapelate indiscrezioni su un possibile innesto in giunta direttamente dal consiglio comunale con Carmelo Sofia (Con Bianco per Catania) in pole, ma anche con un esponente di Catania Futura in lizza anche se al movimento che fa capo a Nicola D’Agostino sta ragionando sulla vicenda dopo i rumors pubblicati  dai giornali. Così dalle parti di Catania Futura dicono ‘che allo stato attuale nulla è stato proposto ufficialmente’, ma l’unica certezza, nell’eventualità, sarebbe un nome esterno al gruppo consiliare.

Ci sono poi l’area dem che fa capo a Sammartino e Sudano, che formalmente non hanno richiesto nuovo innesti, ma al tempo stesso ricordano di vantare la batteria più numerosa di consiglieri, ma un solo assessore (Nuccio Lombardo) ed i Centristi guidati dal deputato regionale Marco Forzese che proprio nei giorni scorsi ha dichiarato: “Prendo atto che finora non c’è stato alcun approccio e che il sindaco Bianco stia percorrendo una strada che difficilmente lo porterà ad incontrare la nostra”.

A sorpresa, invece, circola con insistenza in queste ore un altro nome: quello del leader provinciale della Uil, Fortunato Parisi, per il quale nell’eventualità sarebbe prevista la delega ai Servizi sociali.

Molto si saprà nelle prossime ore, ma i posti liberi sono due e per accontentare tutti servirà la consueta quadratura del cerchio che alla fine in politica scontenta qualcuno.

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