“L’Assemblea Regionale Siciliana utilizzi al meglio i quattro mesi di rinvio del voto dei consigli delle ex province per migliorare una legge sbagliata che toglie ai cittadini il diritto di voto e alimenta il caos istituzionale tra gli enti locali”.
Cosi Sebastiano Arcidiacono, vice presidente vicario del Consiglio Comunale di Catania, commenta lo slittamento del voto per i consigli delle ex province.
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“Le difficoltà – si legge nella nota di Arcidiacono – ad andare avanti di Comuni, Liberi Consorzi e Città metropolitane necessitano ora più che mai di una riforma organica e coerente che tenga conto dell’attuale impossibilità a poter dare risposte serie ai cittadini, alla luce del pesante quadro di incertezza istituzionale che grava sugli enti locali dell’isola”.
“I parlamentari e il governo regionale – continua Arcidiacono – abbiano uno scatto d’orgoglio e trasformino in un’opportunità per la Sicilia questa ennesima grave battuta d’arresto, mettendo mano a una riforma che alleggerisca le competenze regionali a maggiore impatto civico, per restituirle con adeguate risorse agli enti territoriali di prossimità che stanno vivendo la più grave crisi d’identità della loro storia”.
“Edilizia e servizi scolastici di competenza provinciale allo sbando, viabilità e politiche ambientali di area vasta senza una guida, migliaia di unità di personale delle Aziende partecipate e delle ex province che attendono di essere adeguatamente impiegate: non si può – conclude il vice presidente del consiglio comunale di Catania – ancora assistere inermi ai nefasti giochi di potere a scapito dei siciliani che, da troppo tempo, attendono scelte rigorose per ridare vigore al funzionamento delle istituzioni e risalire la china della qualità della vita che nonostante i proclami, ci vede inchiodati agli ultimi posti del Paese”
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