Dario Chiappone aveva 27 anni e a Giarre lavorava nel settore della ristorazione: era stato impiegato in una pizzeria con il fratello e in un ristorante.

Ieri sera era in via Salvemini quando è stato aggredito, forse per un tentativo di rapina e ucciso a coltellate.

A ricostruire quanto accaduto non sono sono state le forze dell’ordine intervenute sul posto, ma una testimone, una donna che si trovava con la vittima in auto al momento dell’aggressione.

Dario e la donna, qualche anno più grande di lui erano fermi in auto una Suzuki Sx4, un piccolo Suv, quando sarebbero stati sorpresi da due persone (una armata anche di pistola) che avrebbero intimato loro di consegnare denaro e oggetti di valore.

Questa richiesta – così come riporta il Gazzettinoline –  avrebbe generato una reazione da parte di Dario Chiappone e da qui ne sarebbe nata una colluttazione sfociata nel fatale accoltellamento.

Questa la versione fornita dalla donna, in evidente stato di choc, che è poi stata soccorsa e trasportata all’ospedale di Acireale.

L’ipotesi della rapina finita in tragedia non è l’unica pista seguita dagli investigatori che non escludono il movente passionale.

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