Rappresentanza politica con il giusto riconoscimento del lavoro svolto. Il coordinatore provinciale di Sicilia futura, Carmelo Coppolino, interviene nel dibattito scaturito dalla decisione dell’Ars di reintrodurre la democrazia diretta nell’elezione dell’organo politico delle ex province, evidenziando come il ripristino della giusta rappresentanza dei cittadini dei territori coinvolti non debba necessariamente tradursi in un ritorno al passato dal punto di vista dei costi. Per questo chiede all’Ars e al gruppo di Sicilia futura, che ha gestito in prima commissione la proposta di legge, che sull’argomento si faccia un’attenta riflessione.
“Siamo favorevoli, e non è la prima volta che lo affermiamo, che occorra ripristinare l’organo politico di controllo delle ex province e delle città metropolitane – afferma. L’organo intermedio necessita infatti di una guida politica che possa dare risposte ai cittadini e interpretare i bisogni dei territori”.
Coppolino si dice anche favorevole al gettone di presenza, ma che sia proporzionato all’effettivo impegno e ai risultati raggiunti.
“Evitiamo inutili polemiche – insiste. Una spesa per migliorare la gestione non è mai uno spreco – dichiara. I commissari che attualmente gestiscono le istituzioni – prosegue – sono onerosi e rappresentano solo la Regione e non i cittadini. Chiaro è che – precisa – se si dovessero reintrodurre invece tutti quei criteri economici che hanno di fatto reso la politica troppo onerosa per essere sostenibile allora Sicilia futura non sarà favorevole”.
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