La partecipazione a un bando nazionale per la presentazione di progetti di riqualificazione nei quartieri della città, tra cui San Giovanni Galermo e Trappeto Nord, è stato deliberato con immediata esecutività, dalla Giunta Bianco su proposta dell’assessore all’Urbanistica Salvo Di Salvo.
Si tratta di un programma straordinario per interventi di riqualificazione urbana e per la sicurezze delle periferie delle città metropolitane e dei comuni capoluogo di provincia.
Il bando, che prevede l’istituzione di un fondo di 500 milioni di euro per l’anno 2016, è stato approvato con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri e pubblicato lo scorso giugno e il termine ultimo per la partecipazione è quello del 29 luglio. L’intento è quello di promuovere progetti che riqualifichino e migliorino la qualità del decoro urbano, con riuso anche diverso di aree urbane e delle strutture edilizie già esistenti.
Ci si propone anche di sviluppare una mobilità sostenibile, pratiche per l’inclusione sociale e nuovi modelli di welfare metropolitano promosse sia da soggetti pubblici sia da privati. Modalità e procedure sono già previste nel bando stesso, che fissa comunque un tetto di 18 milioni per le richieste e il punteggio conseguito nei progetti delle singole città capoluogo e le realtà metropolitane.
“A Catania – ha detto l’assessore Di Salvo – abbiamo deciso un fitto programma di interventi nelle periferie: a San Giovanni Galermo con il completamento della viabilità e a Trappeto Nord con la manutenzione straordinaria della scuola Petrarca. Saranno sia azioni concrete e sia immateriali, passando dai vari ettari del parco e degli orti urbani”.
Gli interventi approvati da realizzare con il bando andranno, solo per citarne alcuni, dal completamento della piazza Beppe Montana alla riqualificazione del Palagalermo, dal recupero della scuola Padre Santo Di Guardo alla sistemazione della viabilità e al piano di recupero del quartiere Galermo.
“Si interverrà – ha detto il sindaco Enzo Bianco – a tutto tondo, riqualificando il territorio ma anche sviluppando nei due quartieri quelle azioni immateriali che riguardano la vita dei cittadini come tentare di ridurre il gap digitale di molti o il deficit di apprendimento o operare un freno deciso alla dispersione scolastica. Si tratta di un’ulteriore, concreta azione urbanistica, che potrà dare lavoro e anche un aiuto sociale e culturale a quei quartieri”.
Si opererà quindi anche sui sistemi di controllo del territorio alle attività sociali, all’orientamento formativo ai laboratori linguistici, allo sviluppo di una cultura del bene comune e laboratori di creatività, teatro, musica e reading con fruizioni innovative. Non sarà trascurato lo sport e la promozione di un ambiente favorevole agli investimenti e allo sviluppo di start up innovative.
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