Gli agenti della squadra Volanti della Questura di Catania hanno arrestato un pregiudicato catanese di 52 anni in esecuzione di un ordine di aggravamento della pena disposta dal Tribunale di Sorveglianza di Catania.
L’uomo si trovava già sottoposto alla misura alternativa dell’affidamento in prova ai servizi sociali, ma nelle scorse settimane è stato sorpreso dai poliziotti a rubare interruttori e materiale elettrico in un’ex ufficio comunale di via Domenico Tempio, sfruttando il temporaneo inutilizzo della struttura.
In quell’occasione, l’uomo è stato denunciato per furto aggravato in concorso con altro pregiudicato. Da qui, la decisione del giudice che ha emesso l’ordine di aggravamento della misura cautelare, disponendo per il pregiudicato il suo ritorno in carcere.
La truffa nel Catanese
Si è spacciato per un broker di una nota compagnia di investimenti per derubare un anziano catanese di 83 anni, portandogli via tutti i risparmi di una vita.
Gli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza “Borgo Ognina” hanno smascherato e denunciato per truffa aggravata on line un uomo di 69 anni, residente a Salerno, con diversi precedenti per reati contro il patrimonio.
Il piano
Il truffatore seriale ha architettato un piano criminale mirato a conquistare la fiducia dell’anziano con la promessa di investimenti in borsa sicuri e redditizi. La vittima è stata agganciata al telefono dal finto broker che, con l’inganno, ha prospettato le concrete possibilità di ricavare degli utili con tassi di interesse particolarmente vantaggiosi. Allettato dalla possibilità di fare facili guadagni, il malcapitato investitore ha fornito le proprie credenziali bancarie al truffatore che, nel giro di qualche ora, gli ha svuotato il conto corrente bancario, attraverso diversi prelievi di denaro per un importo complessivo di 150 mila euro.
Ma il truffatore senza scrupoli non si è fermato e, dopo qualche mese, ha ricontattato la vittima con un’altra utenza telefonica, per pianificare un nuovo raggiro. Infatti, spacciandosi questa volta come dipendente di un’agenzia di recupero crediti, il malvivente ha assicurato all’anziano un aiuto per recuperare la somma di 150 mila euro che lui stesso gli aveva rubato. Per la sedicente consulenza, la vittima avrebbe dovuto sborsare 3 mila euro. Anche in questo caso, l’anziano ha pagato la somma chiesta dal truffatore, nella speranza di riavere il denaro sottratto.
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