Il ruolo della donna nel mondo del lavoro ma anche in politica ed in altri ambiti sociali. Con l’auspicio che tale ruolo sia sempre più crescente e centrale nel nome di Sant’Agata, la santa Patrona del capoluogo etneo. Di questo e di altro si è parlato oggi a Palazzo della Cultura a Catania. Si è tenuto infatti un incontro dal titolo esplicativo: “Agata e le donne: lo sviluppo di un percorso di consapevolezza”. Un focus, quindi, anche sulle pari opportunità che sono sulla carta ma che spesso, in Italia e nel mondo, vengono disattese.
Donne protagoniste
Un modo per parlare della centralità della donna e delle donne a ridosso delle celebrazioni di Sant’Agata di inizio febbraio ed andando oltre i tragici fatti di violenza e femminicidi che – purtroppo – abbondano nelle pagine di cronaca quotidiane.
L’iniziativa, coordinata dalla docente universitaria Elita Schillaci, ha visto la partecipazione di Iolanda Riolo, Rossana Manno, Gennaro Gigante, Viviana Lombardo, Gianluca Landolina, Maurizio Mazzapicchi.
Obiettivo dell’evento è stato promuovere un autentico cambiamento nell’approccio delle aziende e della pubblica amministrazione nei confronti delle donne lavoratrici, per confermare la parità di opportunità e accrescere il benessere familiare.
Lombardo, “Felice che si parli della donna oltre le date prestabilite”
L’assessore al Comune di Catania Viviana Lombardo, con deleghe – tra le altre – alle Pari opportunità, parla dell’iniziativa: “Sono contenta che si riesca a parlare di donne e quindi del problema della donna al di là del terribile fenomeno del femminicidio ma andando oltre. Felice ed orgogliosa che si agganci il tema della donna ad Agata, la nostra santa patrona e quindi che si parli della donna oltre il 25 novembre (giornata contro la violenza, ndr) e l’8 marzo (festa della donna, ndr) perché sarebbe troppo scontato”.
“C’è tanto da fare”
Ma l’esponente della Giunta Trantino sottolinea: “C’è tanto da fare, la violenza sulla donna non è solo femminicidio ma è anche domestica, o psicologica o anche quella nel mondo del lavoro. Ad esempio quando il possibile datore di lavoro fa domande alla donna che non potrebbero essere rivolte mentre all’uomo fa altri tipi di domande. Per non parlare del tipo di mansioni che vengono solitamente riservate alla donna nel luogo di lavoro. Sicuramente c’è tanto da fare”. Partendo anche dalla disparità di trattamento salariale tra uomo e donna che svolgono lo stesso lavoro. Si lavora anche su questo fronte per togliere le differenze.
Ed infine: “La circostanza è che se ne parli sempre di più e che ci sia una crescente attenzione al ruolo della donna e non solo all’interno delle famiglie, ruolo che ha già, ma anche all’interno del mondo del lavoro, della società e della politica. Finalmente abbiamo anche la premier donna, per la prima volta nella storia e nel nostro consiglio comunale per la prima volta sono state elette 13 donne, un numero importante e significativo ma non basta, si può fare sicuramente di più”.
Schillaci, “Incontro dedicato a tutte le forme di discriminazione”
Elita Schillaci, docente di Imprenditorialità e Business Planning dell’ateneo catanese parla del significo dell’evento: “L’incontro di stasera ha come sottotitolo Un percorso di consapevolezza. È un incontro dedicato alla discriminazione di genere, ma non solo. Incontro dedicato a tutte le forme di discriminazione ed alla capacità realmente di affermare l’unicità e la bellezza delle nostre differenze e della capacità di lavorare insieme e lo abbiamo voluto fare nel nome di Agata perché Agata è simbolo di resistenza, di contrapposizione, di opposizione. Insomma, abbiamo bisogno di questo simbolo, di questa resistenza, di questa fiducia nella capacità di colmare velocemente queste differenze”.
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