“Regressione suicida – dell’abbandono di Emil Cioran e Manlio Sgalambro” dello scrittore–filosofo catanese Massimo Fazio, pubblicato per Bonfirraro editore, sarà presentato giovedì 15 marzo, alle 21,00 nel prestigioso Salotto Masada (Viale Carlo Espinasse 41), a Milano. Durante la prestigiosa presentazione, a discutere con l’autore sarà Cateno Tempio, esperto di Storia della Filosofia e fondatore del blog Sitosophia.

Definito da molti un “antiaccademico” per eccellenza, Massimo Fazio nel suo libro realizza un itinerario intellettuale che prova a costruire e de-costruire le domande etico-ontologiche dell’uomo. L’autore catanese, riedifica un confronto inedito, unico e irripetibile tra due figure sacre della filosofia contemporanea, anch’essi però, ritenuti degli outsider: Emil Cioran, di origini romene, e Manlio Sgalambro di origini siciliane e noto al grande pubblico come l’autore di preziose liriche, passate alla storia della musica italiana attraverso la voce di Franco Battiato. Il fulcro centrale della dèbat filosofica verte sul tema del nichilismo – la negazione di ogni valore, il nonsense primitivo e ineluttabile – che ritorna preponderante, per approfondire, trasversalmente, anche le figure dei filosofi in esame.

“Se “Regressione suicida dell’abbandono disperato di Emil Cioran e Manlio Sgalambro” lo si intende come quelli che leggono “suicida” e associano all’atto supremo che l’uomo può permettersi, allora si cade nell’inganno. – afferma l’autore in un’intervista rilasciata a Letteratitudine – Il binomio è chiaro: si torni indietro suicidandosi, uccidendo sé stesso nel percorso a ritroso, al fine di ripartire e gioire di emozioni sconosciute. È un inno a vivere la regressione suicida, senza però lo squallidume coatto che destabilizza, molto, se non troppo”.