Ieri più del novanta per cento dei dipendenti dell’Enel in Sicilia ha preso parte allo sciopero indetto da Filctem Cgil, Flaei Cisl e Uiltec Uil, che hanno manifestato in contemporanea in tutta l’isola.

“Le lavoratrici e i lavoratori siciliani di tutto il Gruppo Enel hanno voluto riaffermare in modo chiaro e netto la loro contrarietà alle irrazionali e rischiose strategie che il nuovo management della holding pubblica intende mettere in atto – dichiarano Pino Foti, Gaetano Montagnino e Andrea Bottaro, segretari generali di Filctem Cgil, Flaei Cisl e Uiltec Uil Sicilia – ribadendo con forza che quelle scelte smantelleranno l’azienda, ridurranno la qualità del servizio ed abbasseranno il livello di sicurezza nei lavori da eseguire”.

Una qualità peggiore in Sicilia

Filctem Cgil, Flaei Cisl e Uiltec Uil sottolineano come “in Sicilia si registri la peggiore qualità del servizio, i guasti sono all’ordine del giorno, l’efficienza della rete è scarsa e maggiori sono i carichi di lavoro, per l’inadeguatezza dell’organico aziendale” . “È importante che in una realtà come quella siciliana arrivi un no secco all’azienda anche da parte dai governi regionale e nazionale – dichiarano Foti, Montagnino e Bottaro – illudere il Paese che senza assunzioni si possa gestire il servizio elettrico su una rete già inadeguata, effettuando al contempo i progetti finanziati dal Pnrr è solo un azzardato trucco, che neanche la forzatura di cambiare i turni di lavoro riuscirà mai a nascondere”. Filctem Cgil, Flaei Cisl e Uiltec Uil, mettono in evidenza che a breve saranno gli utenti a lamentare i disagi per il malfunzionamento dei servizi.

La protesta dei sindacati

“Oggi a lamentare il problema sono principalmente i lavoratori – continuano – ma nel giro di poco tempo anche i consumatori subiranno le conseguenze di queste scelte”. A rischio, come denunciano i sindacati, c’è anche la sicurezza sul lavoro, perché “il progetto di dare in appalto all’esterno attività lavorative distintive finora svolte dal personale specializzato dell’azienda abbasserà logicamente il rispetto dei livelli di sicurezza sul lavoro”. “Così salta l’azienda e saltano le garanzie del servizio per dipendenti ed utenza – concludono Foti, Montagnino e Bottaro – è indispensabile quindi che il grido lanciato oggi dai dipendenti venga raccolto anche dagli utenti siciliani che al pari degli altri hanno diritto ad un servizio efficiente e senza guasti. Al presidente Schifani che governa una regione in cui la condizione della rete è già disastrata e che a differenza delle altre regioni ha per legge competenze esclusive sulle materie energetiche chiediamo di intervenire per tutelare le lavoratrici e lavoratori e gli utenti nonché cittadini siciliani”.