Nel corso del pomeriggio di venerdì gli agenti del Commissariato San Cristoforo (CT), durante la perquisizione di un immobile abbandonato in una via del centro del quartiere, hanno individuato una serra per la coltivazione di marijuana. I poliziotti hanno sequestrato 38 piante e tutte le attrezzature utilizzate per mantenere il microclima ad esse necessario, il tutto alimentato attraverso un allaccio abusivo alla rete elettrica. Sono in corso indagini per identificare i personaggi che gestivano questa produzione artigianale di stupefacente.

Continuano i sequestri di piantagioni nel Catanese. Ad inizio agosto una piantagione di marijuana composta da quasi 2.500 arbusti di canapa indiana di varia altezza che una volta in commercio avrebbero fruttato oltre 2 milioni di euro è stata scoperta e sequestrata da militari del Comando Provinciale della Guardia di finanza di Catania in una zona boschiva impervia nel territorio del Comune di Licodia Eubea.

La piantagione, di circa un ettaro e sita nelle adiacenze della SS 514, si estendeva a ridosso del fiume Dirillo, utilizzato per l’irrigazione delle piante ed era stata ricavata dal disboscamento di parte dell’area riuscendo ad essere completamente occultata agli occhi delle forze dell’ordine. All’interno della stessa sono state rinvenute delle aree già adibite ad essiccatoi e depositi che al momento della raccolta sarebbero stati utilizzati per il successivo stoccaggio e trasporto della sostanza psicotropa.

Il proprietario del terreno, un ex imprenditore agricolo, è stato denunciato per produzione, traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti aggravata dall’ingente quantità. Il sequestro è l’epilogo di una complessa ed articolata attività di polizia giudiziaria diretta dalla Procura della Repubblica di Caltagirone. Le Fiamme Gialle della Compagnia di Caltagirone, grazie alle informazioni ricevute dalla Sezione Aerea del Corpo di Palermo, che da oltre un mese monitorava l’evolversi della coltura illegale tramite ripetuti sorvoli in elicottero, sono riuscite a porre sotto sequestro,  l’intera coltivazione illegale nonché tutti i macchinari e gli attrezzi utilizzati per renderla fiorente.