Sono stanchi della continua situazione di precarietà in cui versano da anni. I contratti sono ormai scaduti e sono rimasti senza stipendio. Protestano i lavoratori del teatro Massimo Bellini di Catania rimasti senza contratto e senza stipendio.

Questa mattina i dipendenti precari del teatro etneo hanno deciso di salire sul tetto del teatro Sangiorgi, dove si trovano gli uffici amministrativi del Bellini, per protestare contro la precarietà a cui la politica li ha condannati. I vigili del fuoco hanno montato i materassi gonfiabili e hanno bloccato la circolazione.

I lavoratori saliti sul tetto alzano la voce contro l’annoso problema del lavoro precario. Nel corso dell’ultima riunione, fanno sapere, l’assessore regionale Pappalardo aveva promesso una risoluzione della problematica entro poche settimana, invece è tutto fermo. I contratti che legano i lavoratori al teatro sono scaduti. Oltre il danno, poi, la beffa perché nei giorni scorsi sono state assunte una decina di persone per circa dieci giorni. Una scelta che i precari storici vivono come un affronto.

Sul posto, per dare solidarietà ai precari saliti sul tetto del teatro, è giunto anche il segretario regionale Snalv, Confsal Antonio Santonocito.

“Il Teatro Bellini rischia la chiusura a causa dei tagli del Governo Musumeci. Sono mesi che denuncio questa situazione e sono stato accusato dalla maggioranza di fare allarmismo. Intanto i lavoratori protestano nell’indifferenza del Governo” dice il presidente della Commissione Lavoro, Formazione e Cultura dell’ARS, Luca Sammartino, che esprime la sua solidarietà ai lavoratori precari del Teatro Bellini che questa mattina hanno deciso di salire sul tetto del Teatro Sangiorgi, dove hanno sede gli uffici amministrativi del teatro catanese.

“In Commissione ARS – continua Sammartino – abbiamo lavorato con il Governo e le sigle sindacali ad un percorso che ha portato ad un emendamento che stanziava somme per la stabilizzazione del personale con la legge Madia. A causa dei tagli in Finanziaria le risorse però non sono state trovate risorse”.

“Faccio appello al sindaco di Catania affinché difenda in tutte le sedi istituzionali il Teatro – conclude il presidente – e al Presidente della Regione affinché si prenda carico direttamente lui della vicenda perché l’assessore Pappalardo ha deciso di disinteressarsi di Catania e della sua istituzione culturale”.

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