La taglia minima delle specie ittiche è regolamentata da specifica disciplina nazionale comunitaria il cui fine principale è quello di garantire la riproduzione e, quindi, la conservazione della fauna marina. La pesca e la commercializzazione (ma anche la detenzione) di novellame costituiscono pertanto una violazione amministrativa con sanzioni che possono variare dai 1.000 € ai 75.000 € in base al quantitativo di prodotto ittico detenuto e le stesse sanzioni vengono raddoppiate se le specie ittiche sono Tonno Rosso o Pesce spada, specie ritenute più pregiate.
In questo periodo, tale tipo di pesca, è purtroppo molto frequente. Il principale incentivo però, è bene ricordarlo, è costituito da una domanda sostenuta e consolidata negli anni da parte dei consumatori che, spesso, non percepiscono integralmente il disvalore della richiesta ed i danni ambientali che derivano da questo tipo di mercato.
Commenta con Facebook