Aveva alle dipendenze una lavoratrice che percepiva una paga di 2,65 euro l’ora e, nonostante avesse una licenza per B&B e gli fosse stata autorizzata l’attività di affitto di quattro camere, ne aveva a disposizione sei e pubblicizzava la sua struttura come albergo. E’ l’accusa contestata dalla polizia al titolare di un bed and breakfast del centro storico di Catania che è stato denunciato per sfruttamento dello stato di bisogno del lavoratore.
Il caso è emerso durante il controllo di diverse strutture ricettive, per 15 delle quali è stata accertata l’attività di affitto “in nero”. Controllata anche la posizione di una donna che aveva affittato da oltre dieci anni un’intera palazzina “in nero” eludendo completamente gli obblighi fiscali e di Pubblica Sicurezza perché i contratti di affitto vanno denunciati, entro le 48 ore all’autorità di Pubblica Sicurezza. Sono seguiti controlli a detenuti domiciliari e agli arresti domiciliari durante i quali è stata accertata una indebita assegnazione di un alloggio popolare, che era stato subaffittato a una terza persona dal non più legittimo titolare, che disponeva di un altro alloggio.
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