Uno si è costituito, l’altro preso all’aeroporto

Sfuggiti al maxi blitz sullo spaccio di droga, in due erano andati all’estero

Arrestati altri due indagati dell’operazione “Malerba” nel catanese che erano sfuggiti al blitz della scorsa settimana. Si tratta di Antonino Pulvirenti, 24 anni, e Vito Vitale, 22 anni. Per entrambi l’accusa è di produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti o psicotrope in concorso con gli altri indagati. I due, secondo le indagini portate avanti dei carabinieri, faceva parte della vasta organizzazione che ha portato a 46 misure cautelari. Le accuse a vario titolo per i componenti dell’organizzazione sono di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti aggravata dal “metodo mafioso” e dalla finalità di agevolare l’attività delle associazioni mafiose, nonché per acquisto e detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.

Trovati all’estero

La fitta rete di ricerche predisposta dai carabinieri, supportata da una mirata e tempestiva attività investigativa, ha fatto terra bruciata attorno ai due soggetti. Questo ha consentito ai militari dell’Arma, in tempi brevissimi, di localizzare Pulvirenti e Vitale all’estero. In particolare il primo è stato localizzato in Germania dove si era trasferito da alcune settimane, in cerca di un’occupazione- Il secondo invece si era concesso una vacanza in un resort di Sharm El Sheik. Pulvirenti, sentendosi braccato, si è presentato la scorsa in caserma mentre Vitale è stato “accolto” dai carabinieri direttamente sulla pista di atterraggio dello scalo catanese di Fontanarossa mentre scendeva da un volo proveniente dall’Egitto. I due indagati non hanno opposto resistenza all’arresto. Adesso si trovano in carcere a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Cosa ha messo in luce l’operazione

L’operazione denominata Malerba ha consentito di disarticolare i vari gruppi criminali che gestivano numerose “piazze di spaccio” di sostanze stupefacenti. In particolare venivano spacciati cocaina e marijuana nel popoloso quartiere di San Giovanni Galermo di Catania. Questa era la principale fonte di guadagno per la criminalità organizzata radicata sul territorio, e sono la causa del profondo degrado che caratterizza l’agglomerato urbano e il contesto sociale di riferimento.

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